Italia

FECONDAZIONE ARTIFICIALE, NO ALL’ETEROLOGA

Mercoledì 12 giugno l’Aula della Camera ha bocciato in maniera definitiva la fecondazione eterologa, ossia quella attuata con un seme o un ovulo esterno alla coppia. I parlamentari hanno invece detto sì alla fecondazione omologa, in cui i gameti – ossia le cellule sessuali che fondendosi producono la prima cellula di una nuova vita – provengono dalla stessa coppia. Con questa decisione la Camera ha così approvato l’articolo 4 del provvedimento sulla procreazione assistita, che consentirà la fecondazione omologa solo quando sia stata accertata l’impossibilità di rimuovere in altro caso le cause di sterilità e infertilità. Le tecniche – ha deciso la Camera – dovranno essere applicate con gradualità, “ispirandosi al principio della minore invasività”. Anche questa votazione, avvenuta a scrutinio segreto (276 sì e 150 no) ha spaccato l’aula e i due schieramenti. È la seconda vittoria del partito trasversale dei cattolici dopo il riconoscimento dei diritti del concepito, previsto all’articolo 1. Il governo si era rimesso alla volontà dell’aula, astenendosi dal pronunciare il proprio parere sugli emendamenti. Come già martedì, entrambi gli schieramenti avevano lasciato ai propri deputati libertà di voto.