Arezzo - Cortona - Sansepolcro
Fanfani sindaco di Arezzo. Ballottaggio Sansepolcro.
Alla fine è arrivata la vittoria al primo turno per Giuseppe Fanfani. L’avvocato è stato confermato sindaco di Arezzo, nonostante si sia nettamente assottigliata la percentuale di aretini che lo hanno scelto come primo cittadino. Era stata del 59% nel 2006, quando il centro destra si presentò unito a sostegno di Rossella Angiolini, è stata del 51% nel 2011. Ed è forse proprio questo il tema di queste elezioni tanto ad Arezzo città quanto nel resto della provincia aretina e quanto a livello nazionale. C’era da aspettarselo. Il record di candidature ad Arezzo era un segnale (sono state ben 9). La frammentazione all’interno dei partiti si è tradotta anche in una frammentazione del voto, sintomo di un modello (più quello del bipartitismo che quello del bipolarismo) che sembra sempre più destinato ad un binario morto. Se Fanfani è riuscito ad evitare per una manciata di voti il ballottaggio, la destra aretina esce a pezzi da questa tornata elettorale. Il partito di riferimento, con la candidata Maria Grazia Sestini, ha raccolto solo il 26% (nel 2006 Rossella Angiolini era arrivata al 39%). La guerra fratricida dovuta alle candidature di Luigi Lucherini con la sua lista civica «Progetto per Arezzo» (è il terzo partito con il 7%) e di Francesco Macrì con «Arezzo domani» (solo 2,7%, superato anche da Armando Cherici), è stata più nefasta del previsto. L’incapacità dei grandi partiti di raccogliere una maggioranza netta non si è però, al momento, tradotta in una crescita del terzo polo che ad Arezzo si è fermato al 3,3%. A beneficiarne sono, invece, le liste civiche (detto già di Lucherini) e soprattutto del Movimento cinque stelle che ad Arezzo ha sfondato raggiungendo il 6%. Situazione frammentata e incapacità dei singoli partiti di raccogliere da soli una maggioranza netta anche a Sansepolcro. Qui si andrà al ballottaggio tra l’ex assessore della giunta Polcri, Fabrizio Innocenti (32,3% di voti) e la candidata di Pd, Api e Psi Daniela Frullani (32,9%). In realtà l’equilibrio è l’incertezza sono state le parole d’ordine se si considera che il «terzo in comodo», l’ex Pd Danilo Bianchi, ha raccolto addirittura il 28,4% e che la differenza tra Innocenti e Frullani è stata di appena 60 voti. Diventa interessante a questo punto vedere cosa farà la coalizione guidata proprio da Danilo Bianchi (Democratici per cambiare, Idv, Sinistra, Cittadini per Danilo Bianchi) che dopo aver impostato una campagna elettorale tutta incentrata nel duello con Daniela Frullani, sembra orientata ad appoggiare proprio quest’ultima. Magie dei ballottaggi. di Lorenzo Canali