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FAMILY DAY: COMUNICATO FINALE

Pubblichiamo il testo del comunicato finale sul Family Day (Roma, 12 maggio) diffuso oggi dal Forum delle Associazioni familiari. “Una festa della famiglia avevamo immaginato, una festa della famiglia è stata”. Così si sono espressi i leader delle associazioni, dei movimenti e delle nuove realtà ecclesiali italiane che, su invito del Forum delle associazioni familiari, hanno promosso il manifesto Più famiglia e indetto la manifestazione del 12 maggio a Roma. Sul piano sociale la manifestazione ha segnato il ritorno della famiglia, come soggetto sociale, al centro della scena pubblica italiana. Pertanto appare inevitabile e necessaria una precisa assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni e delle forze politiche che hanno avuto modo di ascoltare la voce della famiglia italiana. Sul piano culturale è stata l’occasione per rilanciare la centralità della famiglia fondata sul matrimonio come luogo per la generazione naturale, come garanzia della solidarietà intergenerazionale, come spazio di attenzione verso i più deboli e gli anziani. Sul piano ecclesiale questa esperienza, dopo il referendum sulla Legge 40, ha segnato un momento di altissima sintonia all’interno del laicato cattolico. Questa lunga campagna culturale ha visto tutti protagonisti e ha consentito indiscutibilmente di riconoscerci e soprattutto di stimarci ancor di più. Questo è avvenuto sia al livello dei gruppi dirigenti che nella base. In un costante e costruttivo dialogo su tutto il territorio italiano. “La presenza a Roma di centinaia di migliaia di famiglie con bambini – è stato osservato – ha costituito la migliore testimonianza della dimensione inclusiva e propositiva della nostra iniziativa: riconoscere la soggettività della famiglia e dare voce alla famiglia italiana che ha bisogno non di assistenza ma di politiche familiari audaci e durature, sia a livello nazionale sia regionale. In questa prospettiva il Forum delle Associazioni Familiari proseguirà nel suo proficuo e prezioso lavoro di promozione, sin dall’imminente conferenza nazionale di Firenze sulla famiglia. In quella sede porterà la voce della piazza del 12 maggio, con le sue priorità e i suoi obiettivi”. Nel corso dell’incontro è stato espresso un particolare ringraziamento ai portavoce Eugenia Roccella e Savino Pezzotta per “lo straordinario contributo garantito alla riuscita della campagna, per la loro generosità, il loro rigore intellettuale e la loro sapienza comunicativa”. Un grande ringraziamento è stato rivolto al Santo Padre, Benedetto XVI, per la simpatia con la quale è stata seguita l’iniziativa, e a tutto l’episcopato italiano, con il suo presidente Angelo Bagnasco, per l’incoraggiamento che non è mai venuto meno, neanche nei momenti più difficili. Inoltre è stato manifestato apprezzamento nei confronti dei mondi della politica, del sociale, della cultura e della comunicazione che hanno prestato attenzione ai contenuti del Manifesto piùFamiglia. In particolare è stato rivolto un saluto ai tanti esponenti del mondo laico e delle altre religioni che si sono spesi generosamente in favore della manifestazione del 12 maggio, condividendone l’importanza per la coesione sociale del Paese. “Ma il grazie più grande ­ è stato sottolineato – va a tutte quelle famiglie che in Piazza San Giovanni hanno dato voce all’Italia degli italiani che crede nel valore della famiglia e attraverso essa vuole costruire il futuro di tutti”. “Consapevoli di aver contribuito a scrivere una pagina importante, ci si impegna a prestare costante attenzione ai pilastri dell’antropologia cristiana, soprattutto in tempi come i nostri, segnati dall’individualismo e dal relativismo. In particolare non verranno mai meno l’impegno educativo, la difesa e la promozione nella spazio pubblico di quella che può essere indicata come la piattaforma sociale e civile dei cattolici: vita, famiglia e libertà d’educazione”.