Opinioni & Commenti
Family Act, ora serve coraggio a tutti per arrivare all’assegno per figlio
Adesso, la stazione c’è e il ‘treno’ è fermo sui binari. Occorre il coraggio e la determinazione di tutto l’arco parlamentare, ma anche delle realtà sindacali, economiche, imprenditoriali, sociali del Paese per farlo partire e portarlo a regime. Certo, se davvero l’assegno per figlio diventasse realtà, sarebbe un successo di non poco conto. Una misura che fino a qualche mese fa nessuno ipotizzava, né conosceva, è oggi diventata il volano principale dell’esecutivo per evitare che il default delle famiglie produca – a cascata – quello dell’economia nazionale, della società civile e del Paese.
L’ok del Governo ai provvedimenti contenuti nel Family Act è solo il primo passo. Per questo, attendiamo di leggere documenti ufficiali e sappiamo che la strada verso questa piccola grande ‘rivoluzione’ nelle politiche familiari del Paese è ancora lunga. Ma dopo anni di delusioni culminate in un decreto ‘rilancio’ che non ha certo messo al centro dell’attenzione del Governo le famiglie, siamo contenti di constatare che all’interno della maggioranza si sia andati oltre uno stallo sulle misure per i nuclei familiari con figli. Adesso è importante che il disegno di legge sul Family Act, una volta in Parlamento, venga appoggiato da tutte le forze politiche e che l’iter di trasformazione in decreti delegati divenga realtà prima della scadenza del 30 novembre. Pure l’Europa ce lo chiede e ci ha dato credito (anche finanziario) proprio per questo: investire sul futuro, posto che i decreti dell’emergenza Covid-19 hanno messo sulle spalle delle future generazioni oltre 80 miliardi di euro di debito. Il nostro Paese ha ormai urgenza di politiche familiari concrete e importanti: bisogna superare l’ottica dei bonus ‘una tantum’, delle mancette e del calcolo dei sostegni unicamente in base all’ISEE.L’urgenza della situazione attuale impone scelte non più rinviabili, che traccino una strada chiara: o si promuove la famiglia e le misure economiche, sociali e culturali che ne favoriscono la vitalità, oppure si prosegue a far finta che vada tutto bene, fino a quando il Paese non sarà più in grado non solo di camminare, ma neppure di restare in ginocchio, com’è ora. Le famiglie non sono una ‘parte’ sociale, ma il Paese. Tutte le misure che le favoriscono sono, quindi, misure a vantaggio del Paese. C’è ancora tanto da fare in tal senso. Da parte nostra, continueremo a lavorare e a incontrare le realtà politiche, istituzionali, economiche, sociali e culturali del Paese per ribadire che investire sulla famiglia produce effetti moltiplicativi positivi su tutti gli altri comparti strategici dello Stato.
Non si può non constatare chele famiglie, specie quelle con figli, hanno sopportato sulle loro spalle con responsabilità e spirito di sacrificio il peso più grande di tanti anni difficili. Ora è venuto il momento in cui la politica può e deve dimostrarsi lungimirante, restituendo finalmente il valore di bene comune a ogni figlio e investendo su ciò che c’è di più prezioso nel nostro Paese per il proprio futuro: le famiglie, appunto.
*presidente nazionale Forum famiglie