Prato

Famiglie numerose, tanti figli e vivere felici

di Antonella Taurasi

Si direbbero una razza in via di estinzione se è vero che nel decennio 1991 – 2002 si sono più che dimezzate: sono le famiglie numerose, quelle che secondo la propria associazione sono composte da almeno sei persone (genitori e figli, ma anche nonni o zii o altri conviventi che risultino sullo stato di famiglia). I dati Istat rilevano infatti che nel 2002 in Italia vivevano 320.000 famiglie numerose su un totale di oltre 22 milioni di gruppi familiari ed erano 676.000 appena nel 1991, rappresentando la categoria più a rischio di povertà: infatti, il 18% di esse sopravvive in situazione di estrema miseria, soprattutto al Sud, dove maggiore è la presenza di questa tipologia familiare (il 12% delle famiglie ha almeno 5 figli), al Nord sono solo il 4,6%.

L’Italia investe poco delle proprie risorse per la famiglia: solo lo 0,9% del Prodotto Interno Lordo, superati da Francia, Belgio, Germania, ma anche dalla Grecia.

In Italia è stata fondata l’Associazione delle Famiglie Numerose, che ha sede a Brescia, un sito molto gradevole (www.famiglienumerose.it) e vari rappresentanti a livello regionale.

A Prato abitano Raffaele e Carla Amoruso, che sono coordinatori regionali per la Toscana. Gli Amoruso sono sposati da 15 anni, hanno 4 figli, il padre è tecnico specializzato in un’industria tessile pratese e segue la preparazione per diacono permanente, la mamma si dedica completamente alla famiglia, da quando è nato il terzogenito.

Ma quali valori persegue l’associazione delle famiglie numerose?

La loro carta dei valori è essenziale nella sua complessità: vogliono essere una «famiglia di famiglie», forte stimolo per la costruzione di una comunità basata sul vero amore, sulla pace e sulla solidarietà, intendono promuovere e salvaguardare i diritti e i valori particolarmente delle famiglie numerose, sostenerne la partecipazione attiva e responsabile in tutte le realtà sociali, culturali, politiche e promuovere adeguate politiche familiari che sostengano la famiglia.

«Una politica familiare corretta» ci dicono Raffaele e Carla «vuol dire intervenire e legiferare a favore dei bisogni familiari prioritari, fin dalla formazione della coppia che s’incammina a diventare una famiglia, sostenendola lungo il suo cammino: significa quindi aiutare  la coppia che non può avere casa per cominciare la sua vita, aiutarla ad avere figli, momento sempre più rinviato per i pesi economici che le famiglie devono sopportare, aiutare tutte le famiglie, soprattutto quelle numerose, con serie agevolazioni fiscali che aiutino davvero e non che da una parte diano e dall’altra tolgano».

Per il nostro paese sembrano cose da fantascienza, eppure in Europa le cose vanno molto diversamente: in Austria e in Francia quasi l’8% delle famiglie ha più di sei componenti, sono ben oltre il 6% anche Finlandia e Gran Bretagna; l’Italia assolutamente ultima con grande distacco inchiodata ad un misero 1,4%.

«Per esempio – continuano Raffaele e Carla – in Francia ad una mamma che ha partorito, la legge offre la possibilità, al termine del periodo di maternità, di rimanere a casa fino al compimento del terzo anno di età del bambino, ricevendo mensilmente 500 euro. Si capisce subito che se una coppia decide di avere più bambini può farcela a vivere anche decentemente».

È ovvio che l’aspetto economico è quello più critico per una famiglia numerosa: la moltiplicazione della dimensione quotidiana, tasse scolastiche, libri, quaderni, compleanni e quant’altro venga in mente quando si pensa ai bambini, fa capire quali siano, soprattutto di questi tempi, gli equilibrismi a cui si sottopongano gran parte di padri e madri che abbiano molti figli.

«Certamente le difficoltà che più si fanno sentire sono quelle di carattere economico – confermano senza sorprese Raffaele e Carla – dove prima si mangiava in 4 con 500 euro, ora bisogna mangiare in sei, ma non è solo questo: sono anche i sacrifici personali nel prendersi cura di più figli, in una società che sembra pensata e fatta per famiglie molto poco espanse». Ad ogni modo, la famiglia che intraprende l’avventura di essere «numerosa» impara ad organizzarsi soprattutto con la legge dell’amore che è quella di donarsi: i figli imparano presto l’arte di arrangiarsi e i più grandi aiutano in casa e, compatibilmente con i loro impegni, anche i piccolini. «Nella nostra famiglia riusciamo a sederci a tavola tutti insieme almeno due volte al giorno, per questo abbiamo tolto la televisione dalla cucina, in modo da lasciare spazio ad ognuno di esprimersi. Questo comporta molte volte una confusione generale, ma devo dire che tutto è molto bello e gratificante. Cerchiamo anche di non trascurare i momenti di preghiera familiare, almeno due volte la settimana si cerca di recitare e meditare il Santo Rosario».

I coordinatori regionali dell’«Associazione famiglie numerose» si incontrano due volte l’anno per fare il punto sul cammino dell’Associazione, sia con riflessioni sui valori della famiglia che con proposte da fare a chi governa ed è responsabile delle politiche familiari.

Per settembre è previsto un incontro delle famiglie numerose toscane a Villa del Palco e a novembre tutte queste famiglie «extra large» saranno ricevute da Papa  Benedetto XVI. Raffaele e Carla (Tel.0574-21518 e-mail raffaele.carla@davide.it) saranno ben contenti di dare informazioni a chiunque voglia aggregarsi per questi momenti di fraternità.

Infine un dato tutto cittadino: al 31 dicembre 2004, secondo gli ultimi dati pubblicati, sono 70.256 le famiglie presenti sul territorio pratese, ben il 25,5% sono formate da un solo componente, mentre il 51% sono costituite al massimo da 3 persone, solo il 2% sono le famiglie con sei o più persone, il record, forse, ad una famiglia con 15 figli, conosciuta anche dagli Amoruso.