Italia
Famiglie numerose: Anfn chiede una legge per ridurre le disuguaglianze
"I dati riportati nell’ultimo report sulla povertà in Italia presentato da Istat – commenta Alfredo Caltabiano , presidente nazionale – sono inequivocabili: quasi 35 famiglie su 100, costituite da una coppia di genitori ed (almeno) tre figli, sono al di sotto della soglia di povertà relativa e non godono delle stesse opportunità riservate a tutte le altre"

Le famiglie numerose? Sempre più povere. Ed anche un po’ sole. “I dati riportati nell’ultimo report sulla povertà in Italia presentato da Istat – commenta Alfredo Caltabiano , presidente di Anfn, l’associazione che raduna e dà voce alle grandi famiglie in Italia – sono inequivocabili: quasi 35 famiglie su 100, costituite da una coppia di genitori ed (almeno) tre figli, sono al di sotto della soglia di povertà relativa e non godono delle stesse opportunità riservate a tutte le altre”.
“Le politiche familiari, fiscali e del lavoro portate avanti, in questi anni, dal Governo – ricostruisce Caltabiano – hanno avuto un qualche impatto positivo nelle famiglie con uno o due figli. Non ancora, evidentemente, sulle famiglie numerose, che continuano ad essere le più povere. Anzi lo sono diventate ancora di più rispetto a prima (nel 2023 ogni 100 famiglie con almeno tre figli, 32 – dunque il 3% in meno – erano sotto il livello di povertà relativa )”.
Anfn riconosce “gli sforzi fatti fino ad oggi” e le “buone iniziative adottate dal Governo e in particolare dal Ministero per la famiglia per tutelare le famiglie e favorire la natalità: come, ad esempio, l’incremento del 50% dell’Assegno unico per le famiglie numerose per i primi tre anni di vita del bambino, la decontribuzione per le madri lavoratrici con tre o più figli o l’inserimento delle famiglie numerose tra le categorie privilegiate per l’accesso al fondo di garanzia Consap per l’acquisto della casa. Abbiamo accolto con favore – osserva il presidente di Anfn – la conferma del fondo ministeriale assegnato ai comuni per garantire l’accesso ai centri estivi per le famiglie più fragili: Ci auguriamo, adesso, che gli enti locali – cui spetta l’erogazione delle risorse – tengano conto della specificità delle famiglie numerose”.
“È notizia di questi giorni il varo del provvedimento sul bonus Tari, la tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti richiesta dai Comuni che, negli ultimi anni, era cresciuta in modo consistente, penalizzando soprattutto le famiglie numerose: perché nella quota variabile incide il numero dei componenti e perché le abitazioni che ospitano famiglie large sono, generalmente, un po’ più grandi di quelle delle famiglie small, anche solo per la necessità di garantire uno spazio minimo vitale ad ogni suo componente. Bene ha fatto il governo a voler riconoscere l’agevolazione alle famiglie con almeno quattro figli a carico con un Isee di 20mila euro, come ha già fatto per il bonus bollette”.
Ma “evidentemente gli sforzi compiuti fino ad oggi non sono stati ancora sufficienti”.
Una soluzione potrebbe arrivare da “un disegno di legge sulle famiglie numerose, collegato alla manovra di finanza pubblica per il 2025”: un ddl che il Governo ha previsto nel piano strutturale di bilancio di medio termine. “Speriamo che si concretizzi al più presto: in tempi di crisi di natalità – osserva Alfredo Caltabiano – le famiglie numerose sono motivo di speranza per l’Italia”.
L’osservatorio politico di Anfn propone, in particolare “due interventi indirizzati a ridurre il rischio di povertà: l’eliminazione dell’Assegno unico dal calcolo dell’ISEE, e l’attivazione della Carta Famiglia, con il coinvolgimento di tutti quei ministeri che con la carta possono attivare misure e agevolazioni per le famiglie con tre e più figli”.