Opinioni & Commenti
Famiglia solida o coppia liquida
Esagerazioni? Certamente, come ogni provocazione degna di tal nome. Ma anche estrema coerenza. Non è che Bech ne gioisca. Ma, con il sociologo Zygmunt Bauman, polacco con cattedra a Leeds, è convinto che il nostro mondo, il mondo uscito dalla lunghissima guerra del Novecento tra democrazie e totalitarismi, tra capitalismo e comunismo, abbia abbracciato la cosiddetta «modernità liquida». I suoi valori? Il movimento, la flessibilità, la fluidità. Scrive Bauman: «Oggi è la pazzesca velocità di circolazione, di riciclaggio, di obsolescenza, di smaltimento e di sostituzione che crea profitto, non la durata e l’affidabilità nel tempo del prodotto». Anche del prodotto-famiglia.
Il mercato che si fa ideologia e pretende di abbracciare ogni aspetto della nostra vita, compresi valori, pensieri e comportamenti, non può sopportare i contratti per sempre. Scherziamo? La modernità è fluida e la famiglia, corpo solido, deve lottare. Battaglia persa? A Manila si ritrovano davvero degli zombie? Dobbiamo dare un dispiacere al mercato ideologico: no, la battaglia è tutt’altro che persa. Ma per vincerla occorre prendere coscienza che una battaglia c’è e va combattuta, a partire da due piani: la cultura e la testimonianza. Cultura qui non significa erudizione, ma consapevolezza da parte delle famiglie del proprio ruolo e della propria missione. Per poter dare testimonianza, ossia spiegare, con i gesti e le parole, perché la famiglia è attuale, è il futuro, e non tutto può né deve essere fluido. Magari ricordando quanto il presidente Ciampi ci ha detto nel suo messaggio di Capodanno: «Famiglie più unite generano cittadini migliori». Se non volete combattere per fede, combattete per patriottismo.