Vita Chiesa

FAMIGLIA: SANTA SEDE, NO A LEGGI INIQUE E NON RISPETTOSE DEL DIRITTO ALLA VITA

In “alcuni parlamenti”, e specialmente in Europa, esiste sul “rapporto tra famiglia e società” una “legislazione iniqua e non rispettosa dei diritti dell’uomo e dei diritti della famiglia e della vita, dal concepimento alla morte naturale”. E’ quanto si legge in un comunicato del Pontificio Consiglio per la famiglia, diffuso oggi dalla sala stampa vaticana, in merito all’incontro dei presidenti delle Commissioni episcopali perla famiglia e la vita, in corso in Vaticano, fino al 14 giugno, sul tema “Sfide e possibilità all’inizio del terzo millennio”. Per il dicastero pontificio, “ci sono nuove sfide, soprattutto nei parlamenti, per le quali è necessario lavorare con impegno crescente, privilegiando iniziative ed esperienze di grande significato umano e sociale intorno ai temi della famiglia e della vita”. Un compito, questo, secondo l’organismo della Santa Sede sempre più urgente, visto che “spesso i parlamenti sono male informati e anche il linguaggio che utilizzano è quasi sempre ambiguo e non coerente con la ricerca scientifica più avanzata”. “In un tempo che vede l’Europa camminare con decisione verso una crescente unità”, si legge in particolare nel comunicato, è proprio il continente europeo “quello più critico, perché da molto tempo la secolarizzazione ha influito in maniera negativa sulla famiglia, già di per sé molto fragile per problematiche interne ed esterne”. Anche se non mancano “movimenti e associazioni che lavorano per la famiglia”, e l’impegno pastorale delle Chiese particolari in questo ambito è aumentato “di qualità e di intensità”, per il dicastero pontificio occorre “una grande unità” per la “causa della famiglia e della vita”, a cui il magistero di Giovanni Paolo II “ha dato il contributo più grande”, mettendolo “a centro della sua catechesi e della sua attenzione particolare”. Domani i partecipanti all’incontro citato saranno ricevuti dal Papa. Sir