Italia
Famiglia, mancano politiche di conciliazione con il lavoro
La «conciliazione» tra famiglia e lavoro è la grande assente delle politiche familiari regionali. È uno dei dati salienti della ricerca «Territori e welfare familiare», elaborata dal Forum delle associazioni familiari e presentata oggi a Roma. Sono 1038 – ha detto Simone Pillon, consigliere nazionale del Forum, illustrandone i dati – i provvedimenti esaminati, di cui 220 deliberativi e 466 relativi al sociale: tra questi, l’ambito che ha ricevuto meno provvedimenti in assoluto è quello della conciliazione famiglia-lavoro, con solo 69 atti. «Ben 4 regioni – ha reso noto Pillon scorporando il dato nel dettaglio – non hanno espresso neppure un provvedimento in materia». A livello generale, in materia di politiche familiari la regione più produttiva è stata il Piemonte, con 111 atti, la regione meno produttiva la Campania, con solo 6 atti, anche se tutti deliberativi. «La carta geografia dell’Italia – ha commentato il relatore – ci racconta di grandi difformità territoriali: un Nord virtuoso, indipendentemente dal colore politico, un Centro generalmente in cammino ma ancora con tante cose da fare e un Sud che arranca ancora notevolmente».
Per il Forum, 7 regioni complessivamente «passano l’esame»: tre di centro-destra, tre di centro-sinistra e una governata da una coalizione locale. Nove regioni «restano indecise tra luci e ombre, molto spesso ingenerate da dibattiti ideologici (Liguria, Umbria, Puglia, Toscana) oppure da inerzie istituzionali (Abruzzo, Basilicata, Sardegna, Veneto) o da brusche chiusure di legislature (Lazio)». Per quattro regioni, infine, il Forum chiede «un deciso cambio di marcia» (Sicilia, Molise, Campania, Calabria). «In diverse regioni – il grido d’allarme di Pillon – si sta iniziando a erodere il principio costituzionale del matrimonio, e mancano quasi ovunque politiche di sostegno alle coppie in crisi». Quanto al dibattito su famiglia e vita umana, è «spesso centrato su questioni relative all’obiezione di coscienza oppure all’aborto volontario», mentre «mancano quasi ovunque politiche di ampio respiro finalizzate al sostegno della natalità» e strategie, sia locali sia nazionali, per contrastare il calo demografico, fatta eccezione per il progetto «Nasko» della regione Lombardia. «Virtuose», per il Forum, sono invece alcune iniziative per «rimodulare la fiscalità locale in modo strutturato», in atto in Lombardia, Valle d’Aosta, Emilia Romagna e in Lazio. Dalla ricerca emerge infine, sul piano sociale, una «visione frammentaria» delle politiche familiari e una permanenza di «politiche assistenziali».