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FAMIGLIA E FISCO: LETTERA APERTA DI BELLETTI (FORUM) A DRAGHI

Una riforma del fisco “a misura di famiglia” e l’adozione del “Fattore Famiglia” quale forma di “ricomposizione della spesa a vantaggio della crescita”: sono le proposte-chiave contenute nella “Lettera aperta” del presidente del Forum delle associazioni familiari, Francesco Belletti, al governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi. Nel testo, diffuso oggi alla stampa, Belletti prende le mosse dalla domanda: “Quale paese lasceremo ai nostri figli?”. Scrive Belletti che “questa è la domanda più radicale, a mio modesto parere, posta nei giorni scorsi dal governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, verso la conclusione delle sue considerazioni presentate all’assemblea ordinaria dei Partecipanti a corredo della Relazione annuale sul 2010. Un testo più importante delle pur importanti consuete relazioni annuali, perché è l’ultimo pronunciato da governatore dell’istituto centrale del nostro Paese, ma subito prima della prossima nomina a presidente della BCE. Quindi, una sorta di ‘bilancio del passato’, ma anche un primo ‘progetto per il futuro’, non solo italiano”. Il presidente del Forum famiglie nota con rammarico come “questa domanda non abbia avuto eco nelle pagine dei giornali, che hanno percepito e comunicato una rinnovata ‘sfida alla fiducia’, con un doppio richiamo all’ottimismo e alla responsabilità del rigore”. Entrando nel vivo degli argomenti toccati da Draghi nelle sue “Considerazioni finali”, Belletti nota che “le misure analiticamente descritte .. esigono certamente coraggio, coerenza e concretezza”. E quindi propone una riflessione “con voce di famiglia, che riguarda la riforma del fisco ‘a misura di famiglia’”. Appoggia la richiesta di Draghi di ridurre le aliquote, “elevate, sui redditi dei lavoratori e delle imprese, compensando il minor gettito con ulteriori recuperi di evasione fiscale, in aggiunta a quelli, veramente apprezzabili, che l’Amministrazione fiscale ha recentemente conseguito”. Il presidente del Forum sottolinea quindi che “questa riduzione delle aliquote sui redditi dei lavoratori dovrà perseguire ‘anche’ l’equità fiscale nei confronti delle famiglie con figli, perché loro per prime sono penalizzate, e perché restituire capacità di spesa alle famiglie con figli attraverso una riduzione della pressione fiscale si tradurrà immediatamente in un rilancio dell’economia, perché innescherà maggiori consumi, maggiore produzione di beni di prima necessità, nuova occupazione, maggiore protezione della povertà familiare, con minori spese socio-assistenziali”.Nella parte centrale della “Lettera aperta”, Belletti richiama la recente proposta del Forum per una riforma del fisco basata sul “Fattore Famiglia” (una particolare modalità di calcolo dell’imposizione fiscale che tiene conto dei ‘pesi’ portati da una famiglia in rapporto ai redditi conseguiti, ndr. Vedere www.forumfamiglie.org). Condivide l’argomento di Draghi che “per ridurre la spesa in modo permanente e credibile non è consigliabile procedere a tagli uniformi in tutte le voci: essi impedirebbero di allocare le risorse dove sono più necessarie; sarebbero difficilmente sostenibili nel medio periodo; penalizzerebbero le amministrazioni più virtuose … Occorre invece un’accorta articolazione della manovra”. Nota quindi che per “far ripartire i consumi”, come auspicato da Draghi, occorre ridurre la pressione fiscale sulle famiglie con figli. “Proprio l’esempio della Francia documenta che questa è una via da percorrere”, scrive Belletti, altrimenti da noi non si verificherà mai quello slancio dei consumi reali che oltralpe sono cresciuti del 18%, mentre da noi meno del 5%. In conclusione il presidente del Forum richiama il monito del Governatore: “Occorre sconfiggere gli intrecci di interessi corporativi che in più modi opprimono il Paese”, definendolo “una denuncia forte, anche questa scarsamente ripresa dai media” e ricordando che le famiglie “attendono giustizia e sostegno”, anche se “la loro pazienza, però, si sta esaurendo”.Sir