L’autonomia impositiva regionale e locale disegnata dalla nuova legge delega sul federalismo fiscale è diretta a superare la logica dei trasferimenti vincolati ad alto tasso di burocrazia e a basso tasso d’incidenza sullo sviluppo reale, e ad aprire così una nuova stagione anche per la tutela della famiglia e della sussidiarietà: lo ha detto stamane a Roma, nell’incontro promosso dal Forum delle Famiglie sul federalismo fiscale, il docente di diritto costituzionale dell’università di Padova, Luca Antonini. Si tratta ha aggiunto il relatore di principi altamente innovativi che connotano questa riforma del federalismo fiscale nella direzione di un maggiore riconoscimento fiscale dei carichi familiari e quindi nella direzione di una maggiore attuazione di quel favor familiae che orienta il nostro dettato costituzionale. Il costituzionalista ha poi sottolineato che in particolare a livello regionale questo potrà avvenire nell’ambito della nuova addizionale Irpef la cui dimensione quantitativa dovrebbe divenire appunto molto più rilevante dell’attuale, con contemporanea ed equivalente riduzione di quella nazionale. E’ noto che nella Costituzione è posto il principio del favor familiare, vale a dire è garantita una speciale posizione di tutela accordata alla famiglia. Parimenti è noto che, sulla base della legge delega sul federalismo fiscale recentemente approvata, nei prossimi anni si costruirà il nuovo sistema tributario della Repubblica, ha osservato nel corso dell’incontro il docente di diritto pubblico all’università di Macerata, Giulio M. Salerno. Tale sistema sarà improntato, in particolare, ai principi del decentramento e dell’effettiva autonomia e conseguente responsabilità finanziaria delle autonomie territoriali. E spetterà ai decreti legislativi di attuazione della legge delega ed ai successivi provvedimenti adottati dalle Regioni e dagli enti locali – dare corpo e sostanza ad una riforma così importante per l’intero assetto dei nostri poteri pubblici. Secondo il relatore si deve ritenere corretta l’impostazione che è stata seguita nella legge sul federalismo fiscale, ove, tra i principi della delega, sono stati contemporaneamente richiamati sia il rispetto dei canoni costituzionali sulla capacità contributiva e la progressività del sistema tributario, sia la finalità di assicurare concreta e piena attuazione a tutti i precetti costituzionali che impegnano la Repubblica ad operare nel senso del favor familiae.All’incontro, organizzato in occasione della Giornata della famiglia, è intervenuto anche il presidente del Senato Renato Schifani, che ha sottolineato come “la famiglia è quel legame privato di interesse pubblico’ che rappresenta il luogo di massima espansione di un ‘diritto fraterno'”: “La famiglia – ha aggiunto – è sintesi delle generazioni e sintesi della solidarietà. E’ davvero il volto dell’anima profonda di una società e di uno Stato”. Secondo Schifani “la famiglia italiana assolve in misura maggiore a compiti che in altri Paesi, segnatamente del Nord Europa, sono svolti dallo Stato”. Il presidente del Senato ha quindi aggiunto che “occorre allora che i temi e i problemi collegati a questa importante istituzione abbiano ampio spazio nell’agenda delle priorità”. “Il raccordo tra politiche statali, regionali e locali è essenziale per una società che voglia legare la propria sopravvivenza alle future generazioni: lo ha detto il presidente del Senato, Schifani, proseguendo il suo discorso all’incontro del Forum delle Famiglie. “Sono auspicabili politiche di sostegno alle famiglie attraverso meccanismi crescenti di detrazioni per i carichi familiari”, ha aggiunto. “Occorre fornire alla famiglia un nuovo sistema di prestazioni e benefici volti a potenziarla, a favorire un incremento del tasso di natalità e promuovere politiche di integrazione per i bambini stranieri”. Schifani ha poi sottolineato la esigenza di “favorire la piena attuazione degli art. 29, 30 e 31 della Costituzione”, parlando di “fisco più leggero per le famiglie numerose”.Fonte: Sir