(Milano) I diritti delle famiglie deboli non sono diritti deboli. Così l’arcivescovo di Milano, card. Dionigi Tettamanzi, è intervenuto questa mattina in apertura della Conferenza nazionale della famiglia (8-10 novembre) ricordando il debito che la politica e la società hanno nei confronti della famiglia e denunciando, d’altra parte, il silenzio che le viene imposto. Come vescovi intendiamo dare voce alle famiglie italiane, ha aggiunto il cardinale sottolineando la dignità con cui queste affrontano le difficoltà; solo dando loro maggiormente voce, ha precisato, è possibile mostrare la visione completa della famiglia italiana, mentre preoccupa che davanti alle difficoltà la famiglia spesso si trova sola. Il card. Tettamanzi ha poi fatto riferimento alle politiche familiari, evidenziando che non basta la semplice proclamazione dei valori, impegni e mete, serve il lavoro quotidiano sulle condizioni concrete perché i valori che tutti proclamano siano resi concreti sulle reti della famiglia. A tal fine, ha concluso, è necessario un grande coinvolgimento generale e una grande alleanza tra tutte le forze che possono e devono interessarsi della famiglia.Sir