Il settore agricolo si sta dimostrando resistente alla crisi, ma il rischio di un nuovo picco dei prezzi, legato alla volatilità dei mercati, non può essere escluso. Ad affermarlo è il rapporto Agricultural Outlook 2010-2019, realizzato dalla Fao e dall’Ocse e presentato questa mattina a Roma dal direttore generale Fao, Jacques Diouf, e dal direttore generale Ocse, Angel Gurría. Sebbene il pianeta produca cibo a sufficienza per nutrire la popolazione mondiale si legge nel rapporto -, i recenti picchi dei prezzi e la crisi economica hanno portato ad un aumento della fame e dell’insicurezza alimentare. Quasi un miliardo le persone sottonutrite nel mondo. Rispetto alla media del periodo 2005-2007, il rapporto sottolinea la necessità che la produzione alimentare mondiale aumenti di oltre il 40% entro il 2030 e del 70% entro il 2050, e informa che circa 1560 milioni di ettari potrebbero essere aggiunti agli attuali 1,4 miliardi di ettari di terre coltivate, la metà dei quali in Africa e America Latina. Da Diouf l’auspicio che il G8 mantenga l’impegno assunto nel luglio 2009 a L’Aquila di destinare 20 miliardi di dollari ai piccoli produttori agricoli per migliorare la produzione nei Paesi in via di sviluppo, finora mai arrivati.Sir