Diminuisce il numero delle persone che soffrono la fame nel mondo: la nuova stima è di 925 milioni – 98 milioni in meno rispetto al miliardo e 23 milioni del 2009. Nonostante ciò il numero rimane inaccettabilmente alto, dichiarano oggi la Fao ed il Pam (il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite), nel presentare oggi il rapporto annuale “Lo Stato dell’Insicurezza Alimentare nel Mondo”, che sarà pubblicato in ottobre. La diminuzione del numero globale delle persone che soffrono la fame nel 2010 è in larga misura da attribuirsi alla ripresa economica prevista per quest’anno – in particolare nei paesi in via di sviluppo – e all’abbassamento dei prezzi alimentari registrato a partire dalla metà del 2008. “Con un bambino che muore ogni sei secondi per problemi connessi con la sottoalimentazione, la fame rimane lo scandalo e la tragedia di più vaste proporzioni al mondo”, ha affermato Jacques Diouf, direttore Generale della Fao: “Questo è assolutamente inaccettabile”. “È a serio rischio il raggiungimento dell’obiettivo di ridurre la fame nel mondo”, ha aggiunto Diouf, facendo notare che il recente aumento dei prezzi alimentari, se dovesse persistere, potrebbe ostacolare seriamente gli sforzi per ridurre il numero di coloro che soffrono la fame.Lo scorso maggio Diouf aveva lanciato la campagna 1billionhungry per spronare i leader di tutto il mondo ad intervenire presto ed in modo deciso per porre fine alla fame. Oltre mezzo milione di persone hanno già firmato la petizione online, si prevede di raggiungere un milione di firme entro la fine dell’anno. Il primo degli otto Obiettivi di sviluppo del Millennio solennemente stabiliti dalle Nazioni Unite nel 2000 si impegna espressamente a dimezzare la proporzione delle persone che soffrono la fame e portarla dal 20 al 10% del totale entro il 2015. A soli cinque anni da quella data quella proporzione attualmente si attesta invece al 16%. A livello globale, il dato sulla fame del 2010 segna un calo del 9,6% rispetto ai livelli del 2009. Questa riduzione si è concentrata principalmente in Asia, dove si stima quest’anno vi saranno 80 milioni in meno di affamati cronici. Nell’Africa sub-sahariana il calo è stato molto più contenuto – circa 12 milioni – e una persona su tre continua ad essere sottonutrita. Due terzi delle persone sottonutrite vivono in soli 7 Paesi: Bangladesh, Cina, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, India, Indonesia e Pakistan. La regione con il maggior numero di persone sottonutrite continua ad essere l’Asia con 578 milioni di persone. L’Africa sub-sahariana rimane la regione con la proporzione più alta di persone sottonutrite 30% – con 239 milioni di persone.Sir