Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Falzano, processo in Germania.

Ha sollevato un’eco notevole nella stampa italiana e tedesca la notizia dell’apertura del processo, avvenuta lunedì 15 settembre a Monaco di Baviera, a carico di Joseph Scheungraber, ormai novantenne ex ufficiale tedesco, accusato della strage di Falzano, nella montagna cortonese. Il 26 giugno 1944, per rappresaglia contro l’uccisione di due soldati tedeschi per mano dei partigiani, fece prima fucilare due civili, poi ne massacrò altri undici, seppellendoli sotto le macerie di un’abitazione fatta crollare con la dinamite. Morirono tutti eccetto Gino Massetti, che all’epoca aveva 15 anni e che dovrebbe testimoniare al processo di Monaco in video conferenza. Scheungraber è già stato condannato dal tribunale militare di La Spezia, ma è questo il primo caso nel quale la magistratura tedesca mette sotto processo un criminale di guerra tedesco che, tra l’altro, respinge le accuse negando di essere stato presente a Falzano al momento della strage. Per ironia della sorte, il «boia di Falzano» ha ricoperto per venti anni l’incarico di consigliere comunale di Ottobrunn, una cittadina nei pressi di Monaco che nel 2005 gli conferì anche la medaglia d’oro per alti meriti civili. Proprio in questi giorni il giornale tedesco Sueddeutsche Zeitung attaccava la magistratura tedesca per il suo «disinteresse» verso i criminali nazisti, contro i quali «troppo tardi e in maniera troppo esitante» ha cercato di fare giustizia.