«Un Dio soltanto pensato non è il vero Dio: se Egli non si mostra, noi non giungiamo a Lui. Proprio questa è la novità dell’annuncio cristiano: dire ai popoli che Dio si è mostrato. La cosa nuova del nostro annuncio non è un pensiero, ma un fatto». È partita da questa affermazione la prolusione che il cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, ha tenuto oggi a Firenze per l’inaugurazione dell’anno accademico della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale. Un discorso iniziato parlando di quel «desiderio della felicità che mi sta fisso nell’animo», di cui parlava Leopardi, per dire come l’inquietudine, la ricerca di una beatitudine piena, è lo sprone che fa muovere e progredire l’uomo. Di fronte a questa domanda di felicità, ha aggiunto il Cardinale, serve una «alleanza tra fede e ragione», perché la ragione possa elevarsi alla contemplazione delle «cose ultime». Dio e la ragione umana dunque, in questa prospettiva, «non sono più nemici, e neppure estranei, ma alleati nel dare risposta soddisfacente alla domanda che è nel cuore di ciascuno, e che non può essere elusa».La cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico (che si è svolta nella chiesa dei Santi Michele e Gaetano, il più pregevole esempio di arte barocca nel cuore di Firenze) si era aperta con il saluto dell’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, che è anche Gran Cancelliere della Facoltà teologica dell’Italia Centrale (MONS. BETORI, NO AL CULTO DEI FATTI).Il Preside della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, don Andrea Bellandi, ha dato anche alcune cifre indicative sul lavoro di questa istituzione accademica: il numero degli iscritti, in crescita costante negli ultimi anni, vede una presenza sempre maggiore di laici (oltre un terzo degli studenti totali, e circa la metà se si considerano solo gli iscritti di nazionalità italiana). «C’è una domanda di conoscenza sul contenuto della fede criticamente pensato ha sottolineato don Bellandi che non riguarda solo chi è orientato alla vita ministeriale, ma che nasce probabilmente da una ricerca di senso». Il Preside ha ricordato anche il lavoro della biblioteca, che si è recentemente arricchita grazie a numerose acquisizioni e donazioni.