Toscana
Expo, sabato il secondo appuntamento del «Laboratorio del buon vivere» al Polo Bonfanti
“Il benessere lavorativo – scrivono gli organizzatori nella brochure di presentazione – è una delle nuove parole-chiave del nostro capitalismo. Ma è anche in forte calo, soprattutto in questi temi di crisi. La grande impresa capitalistica è stata capace di aumentare nell’ultimo squarcio di millennio anche il benessere lavorativo, agendo sull’orario di lavoro, sulla qualità degli ambienti, e infine sull’organizzazione degli spazi e sul coinvolgimento del lavoratore in interessanti forme di democrazia economica e produttiva. Oggi questo miglioramento si è arrestato, e i dati ci parlano di un peggioramento soprattutto nei Paesi latini, legato anche allo stress dovuto alla crisi del lavoro e del mercato. La domanda diventa allora: quali cambiamenti sono possibili nelle imprese per migliorare l’esperienza lavorativa delle persone, attualmente segnata da stress, fatica, conflitti, pressioni, relazioni difficili? Esistono forme di impresa – cooperative, social business, piccola e media impresa…? – nelle quali si stanno facendo degli esperimenti sul fronte della partecipazione dei lavoratori, diritti di proprietà, armonia lavoro-famiglia, che mostrano vie capaci di futuro, e di aumentare il ben-vivere anche durante l’esperienza lavorativa?”
A discutere di questi temi esperti provenienti da varie università ed istituti di ricerca del mondo:
Anouk Grevin (economista, Università di Nantes), Helena A. Marujo (psicologa, Università di Lisbona) ed Arne L. Kalleberg (sociologo, Università del North Carolina at Chapel Hill). Modererà l’incontro il prof. Stefano Bartolini, docente di Economia Politica presso l’Università di Siena.
Tra gli ospiti, saranno presenti anche i 15 ricercatori internazionali selezionati nell’ambito del progetto “Tuscany: a Global Laboratory for Quality of Life” che si concluderà ad ottobre 2015 con la presentazione dei risultati.