Lucca

Ex Manifattura di Lucca: lo stop del Comune al progetto nell’area sud

Impossibile portare avanti il percorso amministrativo relativo alla proposta progettuale elaborata da Coima SGR sulla parte sud della Manifattura. Un progetto di grande valore che avrebbe accelerato considerevolmente il recupero di un importante zona del centro storico con l’intervento finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, una ulteriore garanzia della funzione strategica del recupero. Ma ieri (6 luglio) sono scaduti i termini entro i quali Coima avrebbe dovuto presentare una risposta ufficiale (e relativa documentazione tecnica) accettando le modifiche richieste dal Comune sulla base della delibera di giunta del 25 marzo scorso, ribadite e precisate nei carteggi che il Comune ha inviato all’investitore privato.

Ad annunciare lo stop al percorso è stato questa mattina il sindaco Alessandro Tambellini, con gli assessori Giovanni Lemucchi e Serena Mammini, accompagnati dai dirigenti comunali parte del gruppo tecnico Graziano Angeli e Lino Paoli alla presenza dei consiglieri capigruppo di maggioranza Roberto Guidotti, Claudio Cantini e Daniele Bianucci.

Il principali elementi che hanno condotto allo stop da parte del Comune riguardano la cosiddetta “matrice dei rischi”, ossia la valutazione nella finanza di progetto del carico economico o burocratico in caso di eventi non prevedibili, sia a livello di cantiere che amministrativo a carico dell’amministrazione comunale. Il Comune, come ente pubblico, non può accollarsi la maggioranza di questi rischi che devono essere in massima parte a carico del proponente. Inoltre, di fronte a una serrata cronologia del progetto, il Comune non poteva in alcun modo rispondere per processi amministrativi o autorizzativi che non lo riguardano, ossia decisi ed emanati da altri enti terzi. Pur nel rispetto del limite massimo del 49% di investimento pubblico di partecipazione al progetto di finanza, deve essere poi riconsiderata la troppo bassa redditività per il Comune che ha pertanto proposto all’investitore un canone minimo annuale fisso, indipendentemente dal ricavo di gestione ottenuto dai parcheggi.

L’amministrazione ha richiesto inoltre soluzioni alternative all’assetto del traffico e all’accesso ai parcheggi nella parte di centro storico coinvolta dal progetto: non è accettabile che il traffico in uscita dai parcheggi della Manifattura fosse convogliato a Porta San Pietro, rinunciando di fatto alla pedonalizzazione dell’area di via Carrara sotto la scesa del Caffè delle Mura. C’erano poi altre criticità tecniche che avevano portato alla richiesta di modifica del cronoprogramma e del piano della sicurezza per garantire la possibilità di contemporaneità dei lavori con il cantiere della parte nord della Manifattura ed Expo fumetto e l’adeguamento conseguente del piano finanziario; la garanzia dell’accesso alle piazze interne 24 ore su 24, la loro libera fruizione come bene culturale e bene comune.

Coima da parte sua aveva inviato una lettera al Comune in data 1 luglio, introducendo alcune modifiche alla bozza di convenzione che tuttavia non sono state ritenute sufficienti. Per questo il gruppo di lavoro tecnico comunale già il 5 luglio ha informato ufficialmente l’investitore privato che, poiché il progetto non trova corrispondenza con l’interesse pubblico, così come stabilito dalla delibera del marzo scorso, la poposta non poteva essere accettata. Nei prossimi giorni una delibera di giunta formalizzerà la chiusura del procedimento.

“Siamo fortemente dispiaciuti – dichiara il sindaco Alessandro Tambellini – perché riteniamo che il cuore del progetto di Coima e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca per la ex manifattura sud fosse altamente qualificante per la città e, se tornassimo indietro, non avremmo ripensamenti, agiremmo nella stessa maniera, vale a dire nella piena correttezza e sempre tenendo fermo il bene della comunità. Perché chiunque fosse stato al nostro posto avrebbe fatto tutto il possibile per portare a compimento un disegno di grande forza per il recupero di una grande area ex industriale del centro storico. Chi ha detto che questa amministrazione è eterodiretta e piegata ai poteri forti, oggi si renderà conto che abbiamo fatto solo quello che dovevamo fare nel pieno interesse pubblico. Il lavoro fatto non va disperso perchè il completo recupero della Manifattura resta comunque un obiettivo irrinunciabile per la città”.