Eventi:

Sulle tracce di Nikulas Nino è giunto in Italia

Ricordate il progetto di Nino Guidi di ripercorrere per intero il cammino dell’abate islandese Nikulas di Munkathvera dalla sua patria a Roma? Ne avevamo parlato ampiamente nel numero 7 del 19 febbraio poi avevamo dato notizia della partenza nel numero 23 del 17 giugno. E oggi siamo davvero lieti di annunciare che venerdì 21 settembre Nino ha fatto il suo ingresso in Italia, dal valico del Gran San Bernardo. Ne ha dato notizia lui stesso nel suo diario di viaggio che ognuno può andare a leggere su www.ilcamminoritrovato.blogspot.it. Lasciamogli quindi la parola.

Giovedì 20 settembre,Ciao a tutti, oggi vi scrivo da un piccolo ostello situato in un borgo della Valle d’Aosta, Echevennoz.Un altro importante passo è stato fatto nell’avvicinamento a Roma. Ieri dopo 28 km. e 1500 mt. di dislivello sono arrivato al Colle del Gran S. Bernardo, 2473 mt. di altitudine. Sono partito da Orsieres alle 8 sotto una leggera ma persistente pioggia che mi ha accompagnato fino a Bourg St Pierre e poi, in una fitta nebbia, sono arrivato all’Ospizio del Gran S. Bernardo, dove ho alloggiato. (…)

All’Ospizio, la visibilità era ridotta a poco più di 50 mt. e la temperatura intorno ai 4-5 gradi, ma appena entrato, l’atmosfera e l’accoglienza premurosa hanno sciolto il freddo che stava penetrando attraverso i vestiti umidi. C’erano diversi ospiti ed i religiosi, ormai solo quattro, si aggiravano per le stanze del grande edificio. Nell’attesa della cena e della successiva partecipazione alla funzione religiosa ho avuto il piacere di conoscere Cecile, una ragazza svizzera che prestava servizio all’Ospizio; doveva guadagnare i soldi per realizzare un progetto importante per la sua formazione che sarebbe iniziato il 23 ottobre.

Mi ha spiegato che, terminati gli studi, aveva deciso di partire, come volontaria, tramite un’associazione che opera nel mondo per aiutare i bisognosi, per un esperienza di un anno e mezzo.

Era stata assegnata ad un centro in Thailandia, in un quartiere povero di Bangkok, e per fare ciò si era già messa, privatamente, a studiare la lingua , che poi avrebbe approfondito e migliorato con la scuola direttamente sul posto. Per realizzare il suo programma stava cercando delle persone che la aiutassero sia spiritualmente che finanziariamente e ha chiesto a me se ero disposto a farlo, diventare uno dei suoi padrini.

Io ho pensato che fosse giusto aiutarla e darle la possibilità di fare questa esperienza formativa, ho sempre pensato e sostenuto che questo cammino potesse e dovesse essere un’opportunità anche per altri e mi sembrava che questa fosse una buona occasione.

In virtù di questo ho pensato che un cammino possa muoverne un altro e più importante e quindi ho deciso anche di pubblicare il nome dell’associazione e della ragazza, affinché chiunque legga, voglia e possa contribuire con un piccolo gesto alla realizzazione del suo progetto. Cecile Gay-des-Combes, cecile.gdc@mycable.ch, Association Points-Cœur Suisse, CP 2025 1950 Sion 2, suissepointscoeur.org, www.heartshome.org.

Ieri sera, all’ora della cena eravamo in nove persone di paesi diversi che sedevano intorno allo stesso tavolo, francesi, svizzeri, canadesi, olandesi oltre all’unico italiano presente nell’Ospizio, io, e alla fine ho voluto festeggiare l’arrivo in Italia offrendo loro del vino rosso. Questa mattina non c’era più neppure una nuvola nel cielo, l’aria era frizzante e un vento gelido si infilava sotto i vestiti. (…)

È arrivata l’ora di rimettersi in cammino e salutato, con dispiacere, questo luogo affascinate e ricco di storia, ho ripreso il cammino sulla via Francigena attraversando i borghi di St. Rhemy, bellissimo, e Etroubles per arrivare poi al piccolo villaggio di Echevennoz, che conserva la più antica cappella del comune di Etroubles, dove ho incontrato , di nuovo, la pellegrina olandese,Frannij, che era ospite con me al Colle e che sta camminando verso Roma. (…)