Eventi:

In cammino da Novalesa a Bobbio

Dopo aver completato il pellegrinaggio sull’intera Via da Canterbury fino in Terrasanta, «I Pellegrini della Francigena» – l’associazione con sede ad Altopascio presieduta da Renzo Malanca – hanno iniziato questo mese a realizzare il proprio progetto per il triennio 2012-2014. Mentre scriviamo, infatti, sono in cammino sul percorso che dall’Abbadia di Novalesa, situata in alta Val di Susa presso il Colle del Moncenisio, discende la stessa valle toccando la Sacra di San Michele e portandosi quindi a Torino, città della Sacra Sindone, quindi nel Monferrato, al Santuario di Crea, a Tortona e infine per la Via dei Malaspina a Bobbio, dove martedì 26 si concluderà il cammino con la tappa proveniente da Costa Montemartino, località raggiunta nella giornata di lunedì 25. Quelle dei giorni precedenti hanno invece come posti tappa Conzano (giovedì 21), Alessandria (venerdì 22), Tortona (sabato 23) e Ponte a Nizza (domenica 24).

Nel giugno 2013 i pellegrini continueranno da Bobbio verso il Volto Santo di Lucca, passando per la Via degli Abati che giunge a Pontremoli attraverso un incantevole percorso nel cuore dell’Appennino e poi, proseguendo per la Lunigiana e la Garfagnana lungo la Via del Volto Santo, passando per l’antico Ospitale di Tea, Piazza al Serchio, Castelnuovo Garfagnana e Barga.

Nel giugno 2014 ripeteranno il tratto di Francigena classica da Lucca a Roma e sarà un modo per rivivere la loro prima esperienza pellegrinare del giubileo, e constatare «de visu» se effettivamente la Francigena di Sigerico, dopo 14 anni, sarà stata arricchita di segnaletica idonea e di strutture di ospitalità adatte al movimento pellegrinare.

Nel complesso, l’itinerario scelto per questo progetto è ancora più antico della Francigena di Sigerico, un tracciato che risale addirittura al seicento, quando i primi monaci, quelli di San Colombano di Bobbio, che custodiscono le spoglie dell’abate irlandese, si muovevano verso l’hospitale di San Colombano di Lucca e verso Roma. Nello stesso tempo si assisteva a movimenti di religiosi che si portavano da Bobbio all’antica abbazia benedettina di Novalesa.

In seguito, lo stesso tracciato, fu seguito da tanti pellegrini che si dirigevano verso il Camino di Santiago, quando ancora non era transitabile il Passo della Cisa, cioè di Monte Bardone, perché era ancora in mano ai Bizantini.

Questo era il passato, mentre in seguito, si sono creati altri valori che rendono interessante il tracciato da loro prescelto; incontreranno così la Sacra di San Michele, legato al culto dell’Arcangelo

Altri simboli religiosi, che legano Torino a Lucca, sono la Sacra Sindone ed il Volto Santo: Pierluigi Baima Bollone, professore emerito di medicina legale all’Università di Torino, il maggiore studioso della Sindone, ha dimostrato nei suoi numerosi libri e conferenze, le straordinarie somiglianze tra la Sindone ed il Volto Santo.

Quest’anno i pellegrini sono passati anche da Superga, e hanno addirittura dormito una notte nella struttura di ospitalità religiosa della basilica, con arredamenti del ‘700, mentre a Tortona saranno ospitati nella foresteria, adiacente al Santuario della Madonna della Guardia, ove sono visibili le spoglie del beato don Orione.