Eventi: Via Francigena
Cammini che si susseguono nel segno della solidarietà
di Marco Lapi
Per due amici che sono arrivati alla meta, altri due sono partiti. Accomunati da un grande impegno, quello della solidarietà. Se Nicola e Loris hanno camminato fino a mercoledì 6 giugno da Siviglia a Santiago lungo la Via della Plata chiedendo agli amici, in quegli stessi 42 giorni, di raccogliere fondi per la costruzione di un asilo nel villaggio di Pugu, in Tanzania, Nino e Giovanni hanno preso il via domenica 10 dall’Islanda per ripercorrere i passi dell’abate Nikulas di Munkathvera con la mente fissa al recente grande dramma che ha colpito il nostro Paese, il terremoto in Emilia Romagna. Riuscendo, nonostante il poco tempo a disposizione, non solo a donare la loro tenda, divenuta troppo grande dopo la rinuncia di un terzo pellegrino, ma anche a predisporre al volo la promozione di un’originalissima raccolta fondi, attraverso le cartoline qui riportate. «Abbiamo aperto il blog con il logo del progetto Islanda ha scritto infatti proprio mercoledì 6 Nino Guidi su http://ilcamminoritrovato.blogspot.it e possiamo chiudere questa prima fase di nuovo con la stessa immagine, ma questa volta associata ad una campagna di solidarietà per le popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto. Questa mattina è iniziata con una frenetica ricerca telefonica per riuscire a trovare i canali giusti per recuperare gli estremi da trascrivere sulla cartolina che avevo immaginato di realizzare. Ancora una volta, grazie alla disponibilità e generosità del dott. Sereno Rossi, funzionario del Comune di Bagno di Romagna e al lavoro spedito e puntuale dell’amico Paolo Rippoliti, fondatore dell’associazione Gommabicromata, si è potuto realizzare questo documento che da domenica distribuiremo in Islanda, con la speranza di portare un contributo ad una regione che tanto ha dato e da all’Italia. Se il buongiorno si vede dal mattino, direi che essere riusciti nel nostro intento in tempi così brevi, può essere considerato un segnale positivo per il cammino che sta per iniziare».
A Nino e Giovanni si aggiungeranno altri amici durante il viaggio, oltre a tutti coloro, italiani e stranieri, che vorranno aggregarsi, tenendo presente che potrà essere necessario trovare autonomamente una sistemazione per le notti. L’arrivo a Roma è previsto intorno al 15 novembre, dopo ben cinque mesi sottratti anche al lavoro. Una scelta davvero significativa, che il terremoto aveva messo però in discussione: non era meglio impiegare quel tempo per andare in Emilia a dare una mano? Poi Nino ha capito che anche lungo il percorso i due pellegrini, grazie alla loro idea, potevano riuscirci.
Ma dobbiamo dare notizia anche di un altro lungo cammino iniziato proprio nei giorni scorsi, che in questo caso a differenza dei precedenti non ha per protagonisti dei toscani ma che riguarderà anche la Toscana, dal momento che attraverserà tutta la nostra regione. A segnalarcelo è stato l’amico Corrado Bernardini, referente nazionale del Club Alpino Italiano per la Via Francigena: si tratta dell’iniziativa di Michele Del Giudice, presidente del Cai di Foggia, partito dal santuario di Mont-Saint-Michel in Normandia lunedì 11 giugno verso Monte Sant’Angelo sul Gargano, dove prevede di giungere il 29 settembre, festa dei Santi Arcangeli. Trentotto saranno le tappe fino all’altro grande santuario intermedio della Sacra di San Michele in Piemonte, altre 37 fino a Roma lungo la Via Francigena e infine 26 lungo la Francigena del Sud, per un totale di 2438 km.
Anche l’impresa solitaria di Del Giudice lungo la Via Micaelica verrà documentata quotidianamente da un blog. Sarà, per i suoi amici e per tutti gli interessati, il modo più diretto per seguirlo, come anche per Nino e Giovanni e com’è stato per il «diarista» Nicola, di cui pubblichiamo volentieri nel box il post dell’arrivo a Santiago, naturalmente ricco di tante emozioni.
«Speriamo di essere stati strumento di serenità»
Carissimi: arrivati!!! 1000 chilometri e 42 giorni di cammino. Questa meravigliosa piazza mi ha accolto per la quarta volta e anche ora l’emozione è grande ed è come se fosse la prima volta.
Ieri sera, ultima notte, come mia consuetudine ho ripassato mentalmente alcuni momenti, alcune immagini, alcuni istanti che hanno caratterizzato questo cammino. Ho rivisto posti, luoghi, boschi, prati, sole e pioggia; ho risentito il profumo dei fiori, dell’erba bagnata; ho rivissuto il dolore al piede e la sensazione della paura di non farcela; ho riprovato la sensazione della gioia come quella della fatica; ho ricamminato con a fianco Padre Luciano e gli altri amici scomparsi; ho sentito il peso della resonsabilità per le tante richieste di preghiere, intenzioni, che sono state nel mio cuore e nel mio zaino per così tanto tempo.
Oggi l’ultima tappa è stata dedicata al ringraziamento; a tutti voi che avete amato con me questo cammino, che avete messo il vostro impegno nelle scatoline di cartone, che avete pregato o anche solo riflettuto su quello che vi ho scritto nel diario di bordo.
Ho ricevuto tantissime mail e messaggi; è stato uno scambio continuo e ciascuna porta dentro di sé una sensazione, un ricordo, un’emozione.
Grazie di cuore per tutto. Nel mio e nel nostro piccolo speriamo di essere stati strumento di amore ma sopratutto di serenità: quella che pur nelle difficoltà e nella fatica abbiamo respirato qua in terra spagnola. In tanti hanno notato che le nostre facce parlavano di questa serenità: è vero! La si vive e la si tocca con mano!
E ora mi stenderò su questa piazza, per guardarla interamente da un’altra dimensione: la stessa dove sono stato per così tanto tempo.
Padre Luciano me lo vedo con il suo saio e l’immancabile macchina fotografica; mi ha preso tante volte per mano in questi giorni ed io ho preso voi e voi qualcun altro e così via: per mille lunghissimi chilometri!
Vi voglio bene.
Nicola, pellegrino del mondo
Santiago di Compostella, 6 giugno 2012
Dalla Lombardia a Ippona: il Cammino di Sant’Agostino raggiunge l’Africa
Il Cammino di Sant’Agostino, il pellegrinaggio che porta i pellegrini dalla Brianza a Genova passando per Pavia (città ove sono venerate le reliquie del Santo), si arricchisce di un ultimo, fondamentale tassello: la possibilità di eseguire a piedi il tratto finale di percorso da Tunisi a Ipppona, la città vescovile di Agostino, in Algeria.
Con questa aggiunta si rende quindi disponibile alla «comunità pellegrina» una nuovissima opportunità di cammino dall’Europa all’Africa: 600 km a piedi in terra africana, che vanno a sommarsi agli oltre 700 italiani. Il tutto è reso possibile dalla stretta sinergia operativa realizzatasi nei giorni scorsi a Pavia nell’ambito della manifestazione «Crossroads of Europe» patrocinata dal Consiglio d’Europa tra due associazioni culturali: l’italiana Cammino di Sant’Agostino e la franco-tunisina Via Augustina. In ambito nordafricano, il nuovo percorso offre un’opzione di andata, costiera, da Tunisi all’algerina Ippona, e una di ritorno via Tagaste, città natale del Santo.
A favorire questa prima proposta di pellegrinaggio euro-africana è una soluzione low cost per l’indispensabile tratto di navigazione Genova-Tunisi (andata e ritorno), che la compagnia Navi Veloci offre ai pellegrini a un costo di poco più di 100 euro. Per informazioni: www.camminodiagostino.itinfo@camminodiagostino.itwww.via-augustina.orgcontact@via-augustina.org.