Toscana

Eventi alluvionali: sì unanime ai 3 milioni di euro dalla Regione

Mentre continua a pieno ritmo il percorso di esame degli atti finanziari, la commissione Affari istituzionali, presieduta da Marco Manneschi (IdV), ha licenziato all’unanimità la proposta di legge sui «contributi straordinari in favore della popolazione dei comuni colpiti dagli eventi alluvionali dei mesi di settembre e ottobre 2013». Come ha sottolineato il presidente, «si tratta di una misura urgente e indifferibile, una prima risposta di solidarietà per consentire alle persone di far fronte alle spese necessarie per il “reintegro dei beni presenti nelle abitazioni”, andati perduti in seguito all’allagamento». «Al di là del contributo questo atto dimostra l’attenzione della politica, quindi delle istituzioni, verso cittadini colpiti da emergenze», ha concluso Manneschi.

A seguito di tali eventi, il presidente della Giunta regionale Enrico Rossi aveva dichiarato lo stato di emergenza con tre distinti provvedimenti, in base ai quali i territori colpiti risultavano essere le province di Lucca, con 26 comuni; di Firenze, con 25; Arezzo, 23; Siena, 18; Pistoia, 16; Pisa, 12; Grosseto, 11; Massa Carrara, 8; Prato, 6; Livorno, infine, con 1 comune. Le numerose frane ed esondazioni avevano portato alla interruzione della viabilità, allagamenti dei centri urbani e conseguente adozione di inagibilità di edifici e di evacuazione di nuclei familiari.

La proposta di legge prevede un intervento pari a 3milioni di euro, ripartito tra i Comuni colpiti, in misura proporzionale al numero di segnalazioni di danni, nel rispetto del limite massimo di 5mila euro per nucleo familiare e del valore Isee massimo per l’accesso al contributo (pari a 36mila euro riferito al 2012).

Nel corso dei lavori, la commissione ha infine espresso parere (ex articolo 42 del Regolamento) positivo, sulla «Disciplina dell’esercizio delle funzioni in materia di usi civici», con due raccomandazioni: l’inserimento di un giudizio preventivo della Giunta regionale sui mutamenti di destinazione d’uso; l’informativa preventiva al Consiglio regionale in caso di alienazione dei beni.