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EUROSTAT, STUDIO SULLA CONDIZIONE FEMMINILE NELL’UE; LE DONNE VIVONO PIU’ A LUNGO

Le donne sono più longeve degli uomini in tutti gli Stati europei e il dato resterà invariato anche nel 2050. La “speranza di vita” crescerà infatti sia per i maschi che per le femmine, fino a registrare il dato più elevato in Francia dove, nel 2050, le donne vivranno mediamente quasi 90 anni. Eurostat, l’ufficio statistico comunitario, ha diffuso oggi uno studio sulla condizione femminile nell’Ue in vista dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna. L’indagine di Eurostat si concentra su diversi settori: demografia, istruzione scolastica, lavoro, competenze informatiche. Il primo elemento posto in evidenza dagli esperti è che la vita media registra oggi una differenza tra donne e uomini di circa 6 anni a vantaggio delle prime: “Lo scarto più rilevante è registrato in Lituania e in Lettonia (12 anni), il più debole a Malta, nel Regno Unito, nei Paesi Bassi e in Svezia (4 anni)”. Alcune statistiche si riferiscono al 2005, altre al 2006 e altre ancora all’anno in corso: “Nel 2005 la speranza di vita delle donne variava tra 75,4 anni in Romania e 83,9 anni in Spagna”. Secondo le previsioni “nel 2050 essa dovrebbe oltrepassare gli 80 anni in tutti i paesi membri, collocandosi tra gli 82 anni della Romania e gli 89,1 della Francia”.

L’indagine diffusa da Eurostat mostra che “il tasso di fecondità nell’Ue a 27 si è stabilito a 1,5 figli per donna”. Ma il dato varia fortemente tra i diversi paesi: è più elevato in Francia (1,92 figli ogni donna), Irlanda, Danimarca, Finlandia e Regno Unito; è più basso in Grecia, Repubblica Ceca, Lituania, Slovenia, Slovacchia e raggiunge il dato minimo in Polonia (1,24). Lo studio reso noto alla vigilia dell’8 marzo si sofferma quindi sui livelli di scolarizzazione; nell’Ue raggiungono il diploma di scuola superiore un quarto degli uomini e delle donne: quest’ultime studiano di più in Finlandia (42% di diplomate), Estonia, Danimarca e hanno invece un curriculum di studi più modesto nella Repubblica Ceca, a Malta e in Romania, dove solo il 12% delle donne prende il diploma superiore.

Le maggiori differenze tra i due sessi si evidenziano per quanto riguarda il mercato del lavoro: al 31 gennaio 2007 il tasso di disoccupazione maschile nell’Ue27 era del 6,7%, mentre quello delle donne era dell’8,5%. Le differenze più sensibili in questo ambito – sempre a sfavore delle femmine – si registrano in Grecia, Spagna e Repubblica Ceca. Infine le statistiche confermano che un terzo delle donne lavoratrici accede a un contratto part-time, cosa che accade solo per il 7,7% degli uomini. Sir