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EUROPA: UNA CASSA DI FIRME PERCHÉ LE RADICI CRISTIANE SIANO CITATE NELLA COSTITUZIONE

Una montagna di firme per chiedere l’esplicita citazione delle radici cristiane nel preambolo della futura Costituzione europea. Ieri a Strasburgo una delegazione di oltre cento associazioni e organizzazioni non governative dei 25 paesi dell’Unione, ha consegnato alla presidenza di turno irlandese dell’Ue una cassa contenente la modulistica che è stata necessaria per raccogliere le adesioni. “Il tutto è nato nel mio paese a partire dal dicembre 2002 – spiega Marie Claire Bonavia, maltese -. Volevamo far sentire la voce dei cittadini riguardo il Trattato costituzionale e ci stava a cuore l’idea di un riconoscimento dell’eredità cristiana che ha segnato la storia del continente. Abbiamo lavorato con piccoli gruppi, sindacati, movimenti ecclesiali e di volontariato”. La Bonavia aggiunge: “Nel progetto della Carta si assegna ai cittadini il potere di iniziativa legislativa. E’ ciò che abbiamo inteso fare con queste organizzazioni che rappresentano 50 milioni di europei. Abbiamo coinvolto tante persone, affinché questa nuova Europa fosse più partecipata e non trascurasse le proprie origini”. Ma come mai l’iniziativa è partita da Malta, Stato tra i più piccoli e di recente ingresso nell’Ue? “Forse perché nel mio paese sentiamo fortemente la sfida europea, ci crediamo e abbiamo maturato uno spirito comunitario molto positivo”. Fra le sigle coinvolte figurano Acli (Italia), Associazione famiglie cattoliche (Polonia), A.O. St. Georg (Austria), Cisl (Italia), Compagnia delle opere (Italia), Fédération Familles-Medias (Francia), Forum Krest’anskych (Slovacchia), Icpe Mission (Germania e altre nazioni), Médecins pour le respect de la vie (Francia), Movimento per la vita (Italia), Pro life (Lituania). Sir