Le istituzioni comunitarie esprimono soddisfazione per lo svolgimento nella calma e con una eccellente affluenza del voto di ieri: le autorità Ue hanno seguito da vicino il referendum con il quale i cittadini del Montenegro dovevano esprimersi sulla indipendenza dalla Serbia. Per riconoscere con certezza la volontà popolare, l’Unione aveva chiesto che almeno il 55% degli elettori si schierassero pro o contro il distacco fra Podgorica e Belgrado. Resi noti i dati che danno la vittoria degli indipendentisti al 55,4%, l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Javier Solana, ha auspicato che Serbia e Montenegro ora parlino tra loro, mentre i 25 sono pronti a cooperare con i due Stati. Secondo l’Osce, il referendum sull’indipendenza del Montenegro si è svolto in conformità con le norme dell’Osce, del Consiglio d’Europa e con altri standard internazionali per processi elettorali democratici. Una nota dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, afferma che il voto ha dato agli elettori l’autentica possibilità di decidere sul futuro status attraverso un processo di democrazia diretta. Sempre sul piano delle relazioni esterne, e in seguito alla formazione del governo in Iraq, la Commissione europea ha deciso di inviare a Baghdad 200 milioni di euro, quale sostegno per la ricostruzione. Questi fondi, ha affermato Emma Udwin, tra i portavoce dell’Esecutivo Barroso, sono un nuovo aiuto per il 2006, che si aggiunge agli oltre 500 milioni di euro già stanziati nel periodo 2003-2005.Sir