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EUROPA: L.BOBBA (ACLI), SÌ ALLE RADICI CRISTIANE E AL RIPUDIO DELLA GUERRA

“L’Europa deve essere il soggetto politico in grado di fare da architrave a una globalizzazione responsabile”. Lo ha detto il presidente delle Acli, Luigi Bobba, chiudendo ieri l’incontro nazionale di Orvieto su “Vivere la speranza nella società globale del rischio”. Secondo Bobba, questo compito rende ancora più “incredibile” la resistenza a citare “le radici cristiane” dell’Europa nella Costituzione in via di approvazione: “ricordare le proprie radici significa in realtà possedere ancora una missione da svolgere. E se dobbiamo pensare a includere qualcosa nella Costituzione europea, alle Acli piacerebbe che vi fosse inserito il ripudio della guerra, come nella nostra Costituzione”.

All’inizio dell’incontro erano stati resi noti i risultati di una ricerca promossa dalle Acli sulle “paure e speranze” degli italiani. Sui temi dell’ambiente e delle politiche di salvaguardia, queste le risposte: ‘no’ alla soluzione nucleare, ‘sì’ all’investimento in fonti di energia alternativa (solare ed eolica), sviluppo dell’economia “compatibile” con l’ambiente. Bobba ha inoltre ricordato che al vertice di Cancun si dovrà tenere conto “degli obiettivi della Campagna ‘No Dumping'”, tra i quali l’abolizione dei sussidi agricoli. A tal fine sono state raccolte e consegnate 50mila firme al ministro Adolfo Urso, perché le presenti a Cancun “al fine di smantellare il sistema protezionistico”. Tra le altre proposte emerse, quella che l’Italia “adotti un Paese in difficoltà, dell’Africa, ad esempio”, oltre che “il servizio civile divenga nazionale e obbligatorio”.Sir