Duecento osservatori europei in Georgia entro il 1° ottobre; ritiro delle truppe russe dal territorio georgiano (escluse le regioni autonomiste di Ossezia del Sud e Abkhazia) entro il 10 ottobre; conferenza sul Caucaso il 15 dello stesso mese a Ginevra. Sono i punti essenziali degli accordi definiti fra il presidente Ue Nicolas Sarkozy e l’omologo russo Dmitry Medvedev durante l’incontro di ieri a Mosca. Lo stesso Sarkozy è poi volato a Tbilisi dove ha incontrato il presidente georgiano Mikhail Saakashvili, che ha parlato di passo avanti verso l’attuazione dei sei punti negoziati il 12 agosto riguardanti il cessate il fuoco è il rispetto della integrità territoriale del suo paese. A Ginevra si giungerà però con l’ipoteca del riconoscimento russo della dichiarazione separatista di Ossezia e Abkhazia, definito da Medvedev irrevocabile. Della situazione nel Caucaso e sulle coste del mar Nero si discuterà anche oggi all’Eliseo, quando Sarkozy incontrerà il presidente ucraino Viktor Yushenko. Il vertice si inserisce nel progetto di approfondimento delle relazioni tra Ue e Ucraina, spiega una nota Ue, il cui obiettivo è giungere alla definizione del nuovo partenariato con questo paese di fondamentale importanza per la prosperità e la stabilità del continente europeo.Sir