Vita Chiesa

EUROPA: CHIESE CRISTIANE A BERLUSCONI, NECESSARIO PIENO RICONOSCIMENTO AUTONOMIA, DIRITTI E RUOLO

La necessità che sia “chiaramente riconosciuta e pienamente salvaguardata l’autonomia istituzionale, l’identità peculiare, i diritti e il ruolo delle Chiese, nel segno della libertà e della reciproca collaborazione tra istituzioni religiose e civili” è stata ribadita ieri pomeriggio dal presidente della Cei, card. Camillo Ruini, durante l’incontro che si è svolto a Roma tra i rappresentanti delle Chiese cristiane d’Europa e il presidente del Consiglio dell’Unione europea, Silvio Berlusconi. Secondo il card. Ruini, la proposizione del progetto di Trattato Costituzionale su questo punto (art. 51) “rappresenta un delicato compromesso rispetto al quale risulterebbero infondate e inaccettabili eventuali modifiche”. Il meeting si iscrive nei consueti incontri che semestralmente la Commissione “Chiesa e Società” della Conferenza delle Chiese Europee (Kek) – organismo ecumenico che raggruppa 126 chiese protestanti, ortodosse e anglicane europee – e la Commissione delle Conferenze Episcopali (cattoliche) della Comunità Europea (Comece) hanno con la presidenza dell’Unione Europea di turno.

Rinnovando l’auspicio che nel Preambolo del suddetto Trattato trovi posto uno specifico riconoscimento delle radici cristiane d’Europa, il presidente Cei ha richiamato l’importanza del principio di sussidiarietà, necessario per una effettiva partecipazione dei popoli europei al processo di costruzione dell’Europa. Il presidente della Federazione delle Chiese evangeliche, Giovanni Federico Long, ha quindi ribadito l’impegno delle Chiese europee a sostegno della promozione di politiche per i diritti umani e l’importanza di misure legislative a tutela della libertà religiosa.

Affrontando i temi dell’etica e della bioetica, i rappresentanti delle Chiese hanno espresso l’auspicio che nella legislazione europea si affermi il pieno rispetto della vita umana specialmente quando essa è più vulnerabile, al suo inizio e al suo termine. Hanno inoltre auspicato, pur nella diversità delle sottolineature, che venga salvaguardata la natura specifica della famiglia fondata sul matrimonio. I rappresentanti hanno inoltre ricordato l’impegno delle Chiese nel campo dell’immigrazione e della protezione dei rifugiati. In particolare hanno sottolineato l’esigenza di coniugare l’etica dei diritti e della solidarietà con la sicurezza e la legalità.Sir