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EUROPA, 50 ANNI: VERTICE DEI GIOVANI; LA DICHIARAZIONE FINALE
L’istruzione, ricorda la dichiarazione, è uno dei diritti umani primari e fondamentali, e perciò spetta agli Stati membri assicurare che ciascuno abbia accesso a ogni livello d’istruzione, indipendentemente dalla condizione economica, sociale e culturale di provenienza. Come pure l’Ue deve avere un ruolo guida ancora maggiore a livello mondiale nel promuovere i valori della pace, della sicurezza, della solidarietà e dell’eguaglianza. Riguardo alla realtà socio-economica, il documento raccomanda di tener presenti i diritti sociali fondamentali, all’interno di un contesto economico competitivo che porti a una giustizia sociale che include uguali opportunità e lotta a ogni forma di discriminazione. In quest’ottica, i giovani europei richiamano la necessità di un’occupazione equa e di qualità, lo sradicamento della precarietà del lavoro e un reddito minimo, che permetta l’indipendenza ed eviti l’esclusione sociale. Infine, lo sviluppo della democrazia e della società civile, che deve passare attraverso il riconoscimento nei processi decisionali, da parte delle istituzioni, dei giovani e delle organizzazioni giovanili, scuole di democrazia e cittadinanza attiva. A tal proposito, conclude il testo, un buon modo per incrementare la partecipazione dei giovani è l’abbassamento dell’età per votare a 16 anni.