Italia
Euro sul banco degli imputati. E sull’inflazione i conti non tornano
I timori non erano mancati fin dall’inizio e una parola aveva cominciato a girare: arrotondamento. Poi l’assicurazione che le norme sarebbero state fatte osservare aveva fatto bene sperare. Così come aveva fatto bene sperare la denunzia di una barista aveva arrotondato per eccesso il prezzo di un cappuccino. Attenzione però queste norme erano valide solo nel periodo di conversione (1/1 -28/2/2002). Poi, quando i prezzi sono solo in euro, possono essere fissati a piacere.
Già nel marzo 2002, all’arrivo dell’euro si sono avuti i primi segnali di aumenti per prodotti in maggioranza a basso valore unitario e di acquisto ricorrente come gli ortaggi, la frutta, il pesce, la carne, la benzina o il gasolio, il lotto e le lotterie, le consumazioni al bar, i giornali. Logicamente, la frequenza dell’acquisto ripetuto più volte in una giornata tende a esacerbare la sensazione di rincari generalizzati.
La perdita del potere d’acquisto è la causa prima della caduta dei consumi, denunciata da commercianti, associazioni dei consumatori, sindacati tutti concordi nelle proteste. Colpa solo dell’euro? Qui i pareri sono discordi. L’unica cosa certa è che fare la spesa è sempre più un problema.