Italiani e istituzioni: mai così distanti. Nel suo Rapporto Italia 2011 presentato questa mattina a Roma, l’Eurispes sintetizza così la crescente sfiducia dei cittadini nelle istituzioni. Al tema è dedicata una delle 60 schede che compongono la ricerca. La rilevazione, realizzata tramite questionario, ha riguardato 1.532 cittadini ed è stata conclusa a metà gennaio 2011. Solo il 2,2% degli italiani dichiara che la propria fiducia nelle istituzioni è aumentata nel corso dell’ultimo anno si legge nel documento -, mentre per il 68,5% è diminuita e per il 27,5% è rimasta invariata. Dal 2004, il dato del 2011 è, in assoluto, il più alto sul fronte della sfiducia e il più basso su quello della fiducia. Secondo la ricerca, la sfiducia è più diffusa tra i 25-34enni (72%) e tra i 35-44enni (71%), seguiti dai ragazzi tra i 18 e i 24 anni (69,7%). A subire il peggiore crollo nella fiducia degli italiani è il governo, che in un anno perde 12,1 punti percentuali: dal 26,7% del 2010 solo il 14,6% degli intervistati dall’Eurispes si dichiara oggi molto o abbastanza fiducioso a fronte di un 84,2% che afferma di avere poca o nessuna fiducia mentre l’1,2% non sa esprimere un giudizio al riguardo o non risponde.Il dissenso attraversa con poche variazioni tutte le fasce d’età con una punta in quella tra i 25 e i 34 anni nella quale tra coloro che hanno poca (35,4%) o nessuna fiducia (52%) si arriva a quota 87,4%. Sino a raggiungere il picco massimo tra i 18-24enni che indicano poca fiducia (46,1%) o nessuna fiducia (44,9%) per un totale del 91%. Difficile è il commento dell’Eurispes – non collegare la sfiducia espressa dai più giovani con il disagio crescente espresso in forme intense nel corso di questi ultimi mesi. Sono proprio i giovani che subiscono l’incertezza e vivono con profondo disagio la difficoltà di trovare un’occupazione e di poter progettare il proprio futuro e attribuiscono alle Istituzioni e al Governo in generale l’incapacità di costruire opportunità di lavoro e possibili percorsi di crescita. Aumenta invece il consenso verso il presidente della Repubblica, in costante crescita nell’ultimo triennio passando dal 67,9% del 2010 al 68,2% di quest’anno. Un largo apprezzamento equamente distribuito sia sul piano geografico che sul piano anagrafico commentano gli analisti. Per la prima volta dal 2004, la magistratura torna a superare il 50% dei consensi. Nel 2010 la fiducia per le toghe era al 47,8%, quest’anno arriva al 53,9%, ma il giudizio, precisa l’Eurispes, cambia parecchio in base alle opinioni politiche: il consenso è infatti al 71,1% negli elettori di centrosinistra, al 37,2% in quelli di centrodestra. Gli italiani confermano grande apprezzamento per le forze dell’ordine. Al primo posto rimane l’Arma dei Carabinieri con il 72,6% dei consensi, seguita dalla Polizia di Stato con il 66,8% e dalla Guardia di Finanza con il 64,1% . La Chiesa cattolica segna un arretramento e un andamento altalenante passando dal 38,8% del 2009 al 47,3% del 2010 e attestandosi quest’anno al 40,2% dei consensi. Guardando oltre i confini nazionali, il 75,7% dei cittadini è convinto che l’Italia debba puntare di più sull’Europa e impegnarsi maggiormente nel suo rafforzamento. I più convinti sono i 45-64enni (82,8%) e gli over65 (77,6%), mentre i meno convinti sembrano i giovani tra i 18 e i 24 anni (68,5%). Dal punto di vista dell’appartenenza geografica non si segnalano particolari diversità, mentre il consenso ad un impegno più incisivo in favore dell’Europa è espresso nella punta massima dai laureati (82,1%), seguiti dai diplomati (73,6%) e da coloro che sono in possesso della licenza media (71,2%). Basso invece l’indice di coloro che si dichiarano in possesso della licenza elementare (36,8%), che fanno anche registrare il tasso più elevato di mancati giudizi (42,1%).Sir