Firenze

Esplosione Calenzano: mercoledì lutto regionale

Lo ha annunciato il presidente Giani. Cisl, Confcooperative e Acli chiedono di fermare il “massacro” nei luoghi di lavoro

Lutto in regione per esplosione a Calenzano (Foto archivio)

Mercoledì prossimo 11 dicembre sarà giornata di lutto regionale per le vittime dell’esplosione avvenuta questa mattina nel deposito carburanti Eni a Calenzano (Fi).

Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al termine della riunione odierna di giunta. “Le bandiere degli edifici della Regione saranno esposte a mezz’asta per l’intera giornata e verranno listate a lutto”, ha spiegato il presidente Giani che invita gli enti locali e agli enti decentrati dello Stato aventi sede in Toscana ad aderire alla giornata di cordoglio.

“Non è possibile che solo dieci mesi dopo quanto successo in via Mariti, Firenze sia di nuovo a piangere per una tragedia di queste dimensioni in un luogo di lavoro. Non bastano lo sgomento, il dolore e la rabbia: dobbiamo fermare questo massacro”. A dirlo sono i segretari generali della Cisl Toscana e Firenze-Prato, rispettivamente Silvia Russo e Fabio Franchi, dopo l’esplosione di questa mattina a Calenzano.

“Oggi la domanda che dobbiamo tutti porci è se in questo territorio si fa tutto quanto è possibile per tutelare la sicurezza sul lavoro, quanti sono e quanto sono efficaci i controlli, se c’è un coordinamento sufficiente e adeguato tra i quattro soggetti (Ispettorato del lavoro, Inps, Inail, Asl) che sono preposti a garantire la sicurezza. Chiediamo anche alla Regione, che sull’argomento ha sempre dimostrato grande attenzione, di attivarsi per garantire che il coordinamento degli interventi sul territorio sia massimo, che le forze sul campo per fare i controlli siano di più e che i controlli siano più efficaci. Spetterà come sempre alla magistratura accertare eventuali responsabilità su quanto accaduto stamani, ma è tragicamente evidente che su questo territorio c’è un problema.” “Dobbiamo ribadire, poiché i comportamenti di molti sembrano spesso dimenticarlo, che la tutela della vita umana viene prima del profitto  – concludono Russo e Franchi- e che tutte le aziende, grandi e piccole, devono rispettare le norme e investire tutto quanto è necessario sulla sicurezza. E anche lo stato deve fare molto di più sul piano di ispezioni e sanzioni. Per questo, insieme a Cgil e Uil, abbiamo deciso lo sciopero e l’iniziativa di mercoledì, richiamando tutti alle proprie responsabilità. 

“Sono le ore dello sgomento per le vittime e i feriti e del sostegno ai soccorritori impegnati sul luogo dell’esplosione. Ma non possiamo fermarci qui: anche nella nostra regione si continua a morire di lavoro e questo è intollerabile. È necessario un confronto vero e a tutto campo sulle condizioni di lavoro in tutti i settori”. A dirlo è il presidente di Confcooperative Toscana, Alberto Grilli, dopo l’esplosione.

“L’esplosione avvenuta a Calenzano non è solo un incidente sul lavoro gravissimo: è l’ennesimo. Le leggi sulla sicurezza ci sono, vanno rispettate e fatte rispettare: questa è la prima cosa da fare. Ma serve anche rinnovare e rafforzare l’impegno sulla prevenzione, che non va considerata una spesa ma un giusto investimento”. A dirlo è la presidente di Acli Toscana, Elena Pampana, dopo l’esplosione avvenuta in una raffineria Eni di Calenzano che ha causato la morte di due lavoratori e il ferimento di diverse persone. “A nome di tutte le Acli toscane – aggiunge Pampana – esprimo il cordoglio per le vittime, i migliori auguri ai feriti e un grande ringraziamento alle forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco e i soccorritori accorsi sul posto”. Le Acli evidenziano l’urgenza di garantire il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro e la necessità di applicarle con rigore. Ribadiscono inoltre l’importanza di promuovere una maggiore sensibilizzazione culturale verso la prevenzione, sottolineando che queste tragedie non sono tollerabili e possono essere evitate. L’associazione richiama all’impegno congiunto di istituzioni, imprese e cittadini per costruire una cultura del lavoro che metta al centro la sicurezza e il rispetto dei diritti di ogni lavoratore.