Firenze
Epifania, Betori: “da Betlemme messaggio di inclusione”
L'omelia dell'arcivescovo di Firenze in cattedrale: "Un messaggio attuale" per la società e per la Chiesa
Dall’Epifania viene “un messaggio che risuona con forza contro le nostre società chiuse, impaurite dell’altro e del nuovo, inclini alle divisioni e ai conflitti”. Lo ha affermato il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, nell’omelia pronunciata stamani durante la Messa in cattedrale. Quello dell’Epifania, ha aggiunto, è anche “un messaggio estremamente attuale per una Chiesa sollecitata dal Papa a un cammino di discernimento che rompa le visioni cristallizzate del passato e si apra alla novità dello Spirito che parla nella vita degli uomini e delle donne del nostro tempo”.
“Attorno alla grotta di Betlemme – ha ricordato Betori – si ricompone la comunione dell’umanità divisa dalle esclusioni. Un tema quello dell’esclusione, dello scarto caro al magistero di Papa Francesco e, non a caso, ripreso anche nel discorso di fine anno del nostro Presidente della Repubblica”.
Attorno al Bambino Gesù, ha sottolineato, ” si ritrovano quanti erano nella marginalità”: come i pastori, che all’epoca vivevano in situazione di emarginazione sociale. O come i magi, che “appartengono a un mondo straniero, provengono da un popolo lontano, non hanno un legame religioso e culturale con il popolo d’Israele”-
I lontani quindi, ha proseguito l’arcivescovo di Firenze, “prendono il posto dei presunti vicini. C’è in questo un messaggio di inclusione che deve interrogarci. Il bambino, che riconosciamo Figlio di Dio fatto uomo, viene a riunire tutti attorno a sé, superando confini sociali e culturali, segnalando i pericoli che corre chi esercita un’autorità, il rischio di non percepire i segni di Dio nella storia e di rinchiudersi nella paura che erige ostacoli, alimenta separazioni, evita di compromettersi”.