Italia

EMIGRATI: MIGRANTES, L’ALTRA ITALIA DI CUI NESSUNO PARLA. PREOCCUPAZIONE PER IL RITARDO DELLA BOSSI-FINI

“L’altra Italia di cui nessuno parla è quella dei 4 milioni di emigrati con passaporto italiano e degli oltre 50 milioni di oriundi sparsi nel mondo” – ha detto Luigi Petris, direttore generale della Fondazione Migrantes, presentando questa mattina a Roma i temi della Giornata nazionale delle migrazioni di domenica 16 novembre dal titolo “Vangelo, solidarietà, legalità” -. “E non si tratta di un fenomeno concluso – ha aggiunto – perché 40-50 mila italiani ogni anno si trasferiscono all’estero. Le chiese locali non sono in grado di avvicinare queste persone sia per mancanza di sacerdoti che per mancanza di linguaggi oltre che di lingua”. “Ogni cento italiani che vivono in patria 7 risiedono all’estero, circa il 2,5% del totale degli emigrati nel mondo secondo la stima Onu (175 milioni) – ha ricordato Franco Pittau, coordinatore del Dossier statistico Caritas-Migrantes -. Spesso il connubio tra emigrazione e immigrazione è impostato male, trascurando ora gli uni ora gli altri. Sarebbe utile anche ai problemi interni incrementare i contatti con i connazionali all’estero”. “È autentica solo una legalità solidale e una solidarietà sul solco della legalità”, ha sottolineato Giuseppe Di Falco, presidente della Fondazione Migrantes, denunciando che “da troppo tempo gli organismi di volontariato e di solidarietà sociale non sono convocati dal governo sulla questione immigrazione” e che “c’è un forte ritardo nell’emanazione dei regolamenti di attuazione della Bossi-Fini”. Sir