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Eluana, un momento triste per tutti
Il viaggio della morte è cominciato di notte. Eluana Englaro è stata trasportata dalla clinica di Lecco, dove in questi anni è stata amorevolmente assistita, ad una struttura sanitaria di Udine, dove dovrà morire (nella foto l’arrivo in ambulanza a Udine). Tra qualche giorno le verrà tolta l’alimentazione e l’idratazione. Tutto questo con l’avallo di una sentenza. È un momento triste per tutti coloro che credenti o non hanno a cuore la tutela della persona. Se nessuno può togliere la vita ad un altro, togliere la vita ad una persona totalmente indifesa è una barbarie.
La vita, cioè, è un bene sociale e, in una città solidale, tutti sono chiamati a fare la propria parte. L’autonomia assoluta condanna alla solitudine, la relazione conduce alla solidarietà. In questa direzione andava la richiesta, tante volte avanzata da chi quotidianamente assisteva Eluana, di affidarla proprio a loro: suore, medici, volontari, amici. Avevano domandato una sorta di adozione: e questo è un meraviglioso gesto di amore. Segno che in Italia il popolo della vita esiste.