Sono ore di particolare emozione e tensione, segnate da tristezza e preghiera. Lo ha confidato l’arcivescovo di Udine, mons. Pietro Brollo, incontrando i giornalisti presso il Palazzo Patriarcale, per ribadire a viva voce il comunicato già emesso la scorsa notte in merito al trasferimento di Eluana Englaro alla casa di riposo La Quiete di Udine. Non ci sarà nessuna manifestazione particolare ha evidenziato l’arcivescovo, ma invito tutti i cristiani alla preghiera continua. Su questa linea invito a orientarsi tutta l’attività diocesana. Quello con gli operatori dei mass media è stato un incontro breve e caratterizzato da chiarezza nelle posizioni accompagnata da voluta sobrietà nelle parole: Si tratta di temi delicati e importanti su cui ognuno di noi è chiamato prima di tutto a fare una profonda riflessione interiore. Ho chiesto una preghiera costante e continua in questo tempo ha detto mons. Brollo perché le coscienze trovino luce sempre più profonda per riscoprire la dignità dell’uomo che si concretizza nella presa di coscienza della sacralità della vita. Non è qualcosa da buttare, la vita, ma un valore importante da difendere. Congedandosi, mons. Brollo ha dedicato una riflessione a tutte quelle persone, e sono migliaia, che con tanto coraggio e generosità si mettono a servizio di chi è malato e debole. Dire loro che fanno qualcosa di inutile, penso che sia drammatico per una nazione. Mi sento solidale con tutte queste persone, genitori, parenti, volontari, che accudiscono nel dolore i sofferenti.Sir