Un decreto legge urgente del governo, attraverso il quale si rimandi poi al Parlamento il compito di legiferare complessivamente sulle questioni che riguardano il fine vita. Ad auspicarlo, per risolvere in maniera efficace una questione ormai troppo intricata, è Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita, interpellato dal Sir dopo che la Corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo ha dichiarato irricevibile il ricorso presentato da diverse associazioni contro la sentenza della Corte d’appello di Milano sul caso Englaro. Nella decisione, resa nota oggi, la Corte osserva che i ricorrenti non hanno alcun legame diretto con Eluana: di qui l’irricevibilità della loro richiesta, in quanto la decisione della Corte d’appello di Milano del 28 giugno scorso riguarda solo le parti direttamente coinvolte e i fatti oggetto della sentenza. Di fronte al tentativo di salvare Eluana con tutti i mezzi commenta Casini al Sir ci si attacca alle procedure per impedire un esame a fondo di una questione diventata orami talmente intricata che, se si vuole risolverla in maniera efficace, non c’è altra strada che la legge. Di qui l’auspicio che esca a giorni un decreto legge urgente del governo, magari con un articolo unico propone Casini – in cui si stabilisca che l’alimentazione e l’idratazione vanno garantite a tutti i pazienti. Poi la parola al Parlamento.Sir