Toscana

ELEZIONI, MARTINI: TOSCANA, ARNO E VIABILITA’ TRA PRIORITA’ NUOVO GOVERNO

Cinque priorità per il futuro governo: Arno, Tirrenica, sottoattraversamento fiorentino, Due Mari, A11. Le ha indicate il presidente della Regione Claudio Martini che ha annunciato che, se il 5 maggio sarà in carica il nuovo governo nazionale, qualunque esso sia, il 6 maggio “dalla Toscana partirà una lettera per ricordare al nuovo esecutivo le cinque priorità da realizzare assolutamente”. Martini, informa una nota, intervenuto alla Conferenza di organizzazione della Cgil Toscana a Firenze, ha indicato al primo posto l’Arno “perché non si possono sottovalutare i mutamenti climatici in corso”. Al secondo posto la Tirrenica “che è un po’ un simbolo e allo stesso tempo una maledizione su cui sembra pendere quasi il veto occulto di un partito trasversale”. Al governo la Regione, e si sono detti d’accordo sia la Cgil che Confindustria intervenuti all’incontro, “chiederà dunque di sbloccare definitivamente il progetto, perché la Toscana non può finire a Collesalvetti”. Terza priorità sono i finanziamenti per l’Alta velocità “perché non si arrestino i lavori della nuova stazione ferroviaria di Firenze e il sottoattraversamento della città” seguita dalla Siena-Grosseto, “progetti, tutti e due, che vanno avanti, ma a strappi”. Al quinto posto, infine, la terza corsia sull’A11. (Cinque priorità per la Toscana, ha proseguito Martini, su cui è necessario naturalmente un adeguato gioco di squadra. Anche di questo, prosegue la nota, si è discusso alla Conferenza di organizzazione, dove è emerso che il campanilismo toscano diventa spesso elemento di colore, ha ricordato il presidente della Regione, ma anche un problema reale. Altre Regioni – ha aggiunto – sulla capacità di fare sistema, sono avanti decenni. Ben vengano dunque la voglia e la volontà di fare rete da parte delle parti sociali, tra imprese e sindacati. La proposta della Cgil, subito sposata dal presidente della Toscana, è di fare immediatamente dopo le elezioni un incontro a Firenze tra istituzioni, parti sociali e governo nazionale per presentare le priorità infrastrutturali necessarie allo sviluppo dell’area. (ANSA).