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Elezioni 2019: Parlamento Ue, sito web per i cittadini. «Cosa fa l’Europa per me?»

(Strasburgo) «Avvicinare i cittadini alle istituzioni europee», spiegando «nella maniera più semplice possibile cosa fa l'Ue» per giovani, lavoratori, categorie sociali, imprese, territori, enti locali. È l'obiettivo principale del sito web interattivo e multilingue «Cosa fa l'Europa per me» (www.what-europe-does-for-me.eu), realizzato dal Servizio di ricerca del Parlamento europeo e presentato oggi a Strasburgo dal Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.

«Gli europei si chiedono cosa abbia fatto l’Ue per loro. Questo nuovo sito – ha affermato Tajani – fornisce risposte chiare e comprensibili. Sarà uno strumento prezioso per avvicinare l’Europa ai cittadini». Il sito contiene centinaia di brevi articoli che forniscono esempi dell’impatto positivo che l’Unione ha sulla vita quotidiana. I 1.800 articoli già inseriti nel sito (che sarà in continua evoluzione e aggiornamento) sono suddivisi in due sezioni principali.

La prima, «Nella mia regione», «consente agli utenti e alle loro famiglie di selezionare il luogo in cui vivono o lavorano», spiega il servizio stampa del Parlamento Ue. «Come è presente l’Europa nelle nostre città e regioni? Tale sezione comprende oltre 1.400 località in ogni parte dell’Unione europea».

La seconda sezione del sito, «Nella mia vita», permette a ogni utente di scegliere tra 400 articoli che «toccano gli aspetti importanti per i cittadini europei. Ad esempio, in che modo l’Ue ha un impatto su famiglie, assistenza sanitaria, hobby, viaggi, sicurezza, scelte dei consumatori e diritti sociali? In che modo l’Unione sostiene le persone nella loro vita professionale? Che cosa fa l’Ue per coloro che amano hobby come lo sport, la musica o la tv?». Per questa sezione è disponibile anche una serie di podcast in un numero crescente di lingue.

Il sito web, in 24 lingue, presenta una serie di brevi note che «esplorano le azioni e i risultati conseguiti dall’Unione dal punto di vista del singolo individuo». Tali note sono presentate «nel formato di una sola pagina per essere lette, condivise o riutilizzate agevolmente». Tra gli esempi figura – nelle pagine dedicate all’Italia – il progetto Giovanisì, «realizzato in Toscana con l’aiuto dell’Ue, che ha sostenuto oltre 230.000 giovani a diventare autonomi, promuovendo opportunità legate allo studio e alla formazione, il sostegno al loro inserimento nel mondo del lavoro e l’aiuto all’avvio di startup».

Nel sito si parla inoltre delle iniziative dell’Unione in favore delle piccole e medie imprese: «nelle Marche, ad esempio, il prestito d’onore, ha contribuito a creare 1.355 nuove imprese e 3.300 nuovi posti di lavoro negli ultimi dieci anni, anche grazie a fondi europei per un importo di quasi 8 milioni di euro». In Puglia, il mercato interno dell’Ue, con circa 500 milioni di consumatori, «offre alle produzioni regionali la possibilità di ampliare il mercato». L’Ue rappresenta il mercato di sbocco per oltre il 60% dei prodotti manifatturieri e per ben il 70% dei prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca pugliesi.

Il sito ha poi una terza sezione, «Focus», con documenti informativi più esaustivi sulle politiche dell’Unione. Questa sezione «illustrerà alcuni dei risultati dell’attuale legislatura e le prospettive per il futuro, con particolare attenzione – spiega ancora il servizio stampa dell’istituzione – alle preoccupazioni e alle aspettative dell’opinione pubblica e dei cittadini in merito all’azione comunitaria». Jaume Duch, direttore della comunicazione dell’Euroassemblea, parla di «campagna attenta ai diversi soggetti» che compongono la società europea, «ai territori», e dunque si tratta di una «campagna decentrata», proprio per essere più vicina agli elettori. «Presentiamo esempi concreti che traducano» le politiche comunitarie «in qualcosa che abbia senso» e sia immediatamente percepibile» per i cittadini», «toccando gli interessi delle persone». Nelle prossime settimane sarà inoltre sviluppata una app. Etienne Bassot, direttore del servizio ricerca dell’istituzione, parla di «nuova narrazione» su ciò che «fa l’Unione, mostrando vicinanza e concretezza» con esempi relativi ad esempio a infrastrutture, sostegno alle Pmi, iniziative per i giovani, il tutto realizzato tramite i fondi strutturali.