Toscana

Elba, Legambiente denuncia: ci risiamo con i cartelli proprietà privata alla Spiaggia del Bagno

«Ci chiediamo – si legge in una nota di Legambiente –  se l’artefice di questa nuova dimostrazione di alterigia privatistica sia la stessa Signora che, intervenendo qualche settimana fa a una manifestazione a Marciana Marina sollecitava gli esponenti nazionali di Legambiente presenti a chiedere norme e pene più dure per chi crede che il mare e le coste non siano un bene comune da difendere e rispettare. Se così fosse la informiamo che anche la spiaggia del Bagno, il sentiero di accesso, la battigia, le onde e i ciottoli che l’hanno formata sono un bene comune, un patrimonio pubblico, l’eredità della storia e della natura di marinesi e dei turisti che frequentano questa perla preziosa della natura. Non bastano i soldi per comprarla e chi i soldi ce li ha dovrebbe capirne il grande valore comune, soprattutto se professa aneliti ambientalisti e chiede che si impedisca che interessi privati deturpino e precludano mari e coste».

«Quei ridicoli e offensivi cartelli – si legge ancora – vanno tolti perché le spiagge non si comprano e soprattutto non si compra il diritto di impedire di utilizzarle».  All’attuale amministrazione comunale di Marciana Marina Legambiente torna a chiedere, come già aveva fatto alla precedente, che «si fermi questa ridicola esibizione proprietaria di privilegio (che se continuerà troverà una nostra risposta) e si trovi una soluzione, anche con un esproprio per pubblica utilità, per restituire per sempre alla comunità marinese un bene che era e resta comune».