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Egitto: Zaki, un anno in prigione; Giani e Nardini, “Anche la Toscana chiede a gran voce che sia liberato”
“Ogni minuto di libertà ingiustamente sottratto è un oltraggio intollerabile e per Patrick Zaki questo oltraggio dura da un anno”. Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nel giorno che segna l’anniversario dell’arresto del giovane ricercatore egiziano da parte delle autorità del suo paese
“La mobilitazione, in Italia e nel mondo, per ottenere la sua liberazione è stata ampia, ma occorre fare di più. La lotta per i diritti umani è nella storia della Toscana e anche in questa battaglia, come in quella per fare giustizia sull’omicidio di Giulio Regeni, faremo sentire la forza del nostro impegno”,prosegue il presidente in una nota. Da quel 7 febbraio 2020, Zaki, che frequentava un master all’Università di Bologna, si trova in carcere, con accuse, mai provate, che vanno dalla propaganda sovversiva al terrorismo.
“Patrick Zaki – sottolinea l’assessora a università, politiche di genere e diritti umani, Alessandra Nardini – va restituito alla sua vita. Deve, come tutti i ragazzi e le ragazze della sua età, poter tornare dai propri affetti e potersi dedicare agli studi. E anche lottare, in piena libertà, per tutelare ovunque diritti umani e pari opportunità. Nei prossimi giorni esporremo dal palazzo della Regione una sua immagine: sarà un modo per ricordare a tutti l’importanza e l’urgenza di questo impegno collettivo”.