Lutto e condanna del mondo ortodosso per la strage dei cristiani copti in Egitto. Il Catholicos Aram I ha scritto una lettera a Sua Santità Papa Shenouda III per esprimere la solidarietà e le condoglianze della Chiesa armena ortodossa per la morte di persone innocenti da parte delle forze di sicurezza egiziana durante una pacifica manifestazione in Cairo. Dura condanna per le molteplici azioni di intolleranza di cui è vittima la comunità cristiana copta è stata espressa anche dai vescovi ortodossi di Francia che in un comunicato chiedono alle autorità egiziane di promuovere senza ulteriori ritardi una inchiesta per individuare i responsabili e portarli davanti alla giustizia. Spetta alle forze vive di una nazione prendere coscienza dei pericoli che si possono generare da questo circolo di violenza di natura confessionale sull’unità egiziana e adoperarsi insieme e senza indugi per ricostruire la fiducia e restaurare un regime democratico in grado di riconoscere la piena uguaglianza di diritto a tutte le componenti della nazione egiziana della quale fanno parte i copti. Dopo aver invocato per i cristiani copti il rispetto delle libertà essenziali di culto, religione e coscienza, i vescovi ortodossi si appellano alla comunità internazionale affinché agisca velocemente per sostenere una tale prospettiva presso le autorità egiziane e prevenga in questo modo nuove violenze. Forte la presa di posizione anche del Patriarca Kirill di Mosca che ha lanciato un appello all’Onu e alle organizzazioni internazionali affinché vengano messi sotto protezione i cristiani in Egitto. Eleviamo la nostra voce ha detto il Patriarca in favore dei nostri fratelli cristiani in Egitto e chiediamo alla comunità internazionale di non restare impassibile di fronte a quanto sta accadendo. L’Organizzazione delle Nazioni Unite, le altre organizzazioni internazionali e le potenze mondiali capaci di influire sulla politica delle nuove autorità egiziane devono protestare contro le persecuzioni dei cristiani e fare tutto il possibile per ristabilire la pace interconfessionale e la sicurezza nella nazionale. L’appello del Patriarca si rivolge anche alle autorità egiziane perché agiscano nella stessa direzione, mettendo cioè fine alle violenze contro l’antica comunità copta e alle uccisioni dei cristiani, alla profanazione delle chiese e dei luoghi santi. Ed aggiunge: La storica comunità cristiana di Egitto deve avere diritto a praticare la sua fede liberamente, a preservare le antiche chiese e a costruirne delle nuove. Sua Santità Kirill ha anche inviato una lettera al patriarca copto Shenouda III nella quale ha espresso la sua profonda tristezza e le preghiere della Chiesa ortodossa russa. (Sir)