Di fronte agli avvenimenti di questi ultimi giorni al Cairo, certi di appartenere alla stessa comunione in Cristo morto e risorto, come Vescovi Europei, vogliamo riaffermare la nostra vicinanza a tutti i cittadini d’Egitto, e in modo particolare ai fratelli della Comunità cristiana copta colpiti in questi giorni da una violenza assassina contro la pace, la convivenza tra le religioni, la libertà e la dignità umana. Così il card. Péter Erdo, presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), in un messaggio diffuso oggi in merito agli avvenimenti di questi ultimi giorni al Cairo. Per il card. Erdo, la presenza dei cristiani copti in Egitto risale alla predicazione dell’evangelista San Marco, e sin d’allora la loro comunità è un dono per la società egiziana e l’intero Medio Oriente. Cittadini come tutti gli altri, i cristiani sono anch’essi impegnati nella costruzione di una società improntata sulla libertà, sulla giustizia, sulla verità e sull’amore. In questo amato Paese prosegue il presidente del Ccee -, l’amicizia esistente e dimostrata in diversi avvenimenti recenti fra persone di diverse confessioni religiose è segno di una speranza reale. In tal senso, ribadisce il cardinale, chiediamo ai Governi dei Paesi europei di prendere posizione in difesa di tutti coloro che, come i cristiani, subiscono aggressioni per la loro appartenenza religiosa, etnica o sociale: Chiediamo al Signore per tutti i cristiani in Egitto la forza per continuare ad essere dei testimoni autentici di Cristo e della fraternità con tutti gli uomini conclude il card. Erdo -, senza la quale non ci sarà un futuro migliore né per i singoli Paesi né per l’umanità. (Sir)