(Bruxelles) Un processo di transizione pacifico verso la democrazia in Egitto: è quanto chiede l’Ue per il paese nordafricano. Al termine della seduta odierna della Commissione è stata resa nota una dichiarazione con la quale l’Esecutivo indica la strada di libere elezioni, organizzate al più presto, per garantire lo stato di diritto e la libertà di voto ai cittadini. L’Unione europea segue da vicino quanto sta accadendo di ora in ora al Cairo e ribadisce che Europa e sponda meridionale del Mediterraneo sono legati dalla storia e da un patrimonio culturale comuni. I 27 sono anche pronti a sostenere la fase di transizione mediante la politica di vicinato e la cooperazione economica. Nel pomeriggio l’Alto rappresentante per la politica estera, Catherine Ashton, affronterà con gli eurodeputati riuniti in plenaria la situazione della Tunisia come previsto nell’ordine dei lavori -, ma certamente il dibattito si estenderà all’Egitto. Gli stessi temi sono stati inseriti nell’agenda del Consiglio europeo del 4 febbraio (convocato inizialmente solo per affrontare le questioni energetiche e dell’innovazione) dal presidente Herman van Rompuy.Sir