Vita Chiesa

EDUCAZIONE, MONS. CROCIATA (CEI): MISSIONE SPECIALE PER IL NOSTRO TEMPO

“Il compito educativo è costitutivo per ogni società, che non a caso si dota di scuole e istituzioni finalizzate, come pure per la Chiesa, che ad esso dedica una parte considerevole del proprio impegno, e per la famiglia; è uno dei compiti essenziali per una collettività e per ogni generazione, o più semplicemente per la vita dell’uomo”. Lo ha ricordato ieri mons. Mariano Crociata, segretario generale della Conferenza episcopale italiana (Cei), intervenendo alla conferenza “Educare alla verità. I fondamenti dell’educazione” organizzata dalla diocesi di Cesena-Sarsina nell’ambito dell’iniziativa “Dialoghi per la città”. Oggi, ha sottolineato mons. Crociata, l’educazione è diventata “un osservato speciale, una attività in affanno, un organismo bisognoso di cure e di intervento” ma “il modo adeguato per affrontare la sfida educativa si deve ispirare, invece, ad un atteggiamento realistico e positivo insieme – ha aggiunto il segretario -, cioè capace di vedere i motivi di allarme e le emergenze, ma anche le potenzialità e le promesse insite nella situazione, per fare di questa attenzione non una reazione di difesa o di mera contrapposizione, ma una proposta e un progetto”. Il compito educativo, ha evidenziato mons. Crociata, “è parte integrante delle attività di ogni comunità umana e di ogni stagione della vita della Chiesa” ma, come cristiani, “noi abbiamo e prendiamo a cuore, vogliamo comprendere e difendere l’integrità e la pienezza della persona umana, convinti come siamo di avere ricevuto una luce nuova sul suo mistero” che “non ci rende dei privilegiati, ma semmai ci consegna una più grande responsabilità, di fronte alla ricerca di una umanità autentica che tutti conduciamo”. Nella società odierna, ha precisato il segretario, ci troviamo “di fronte ad una sfida radicalmente nuova” perché “non ci misuriamo più soltanto con una pluralità di antropologie, come è avvenuto soprattutto in epoca moderna, ma con una mutazione vera e propria dell’approccio all’umano”. Nell’educazione, ha proseguito mons. Crociata, “l’intera umanità della persona viene risvegliata e appropriata, così che essa può imparare a comprendere il vero, a volere il bene, ad agire nella libertà”.La relazione educativa ha bisogno anche “di un contesto per compiersi, per la semplice ragione che ciò a cui l’educando deve essere introdotto è la totalità della realtà, il patrimonio che abbiamo ereditato”. Un patrimonio che, ha spiegato mons. Crociata, “non solo non rappresenta un condizionamento, ma addirittura costituisce l’imprescindibile condizione di possibilità di crescita umana e di inserimento nella società umana e nella realtà tutta”. In un’ottica più istituzionale, ha ribadito il segretario, “è evidente che si rende necessaria una sorta di mobilitazione di presenze e di risorse per affrontare quella che è una vera e propria missione speciale per il nostro tempo, la missione educativa; una mobilitazione a cui si può dare il nome di alleanza educativa”. L’educazione infatti, ha concluso mons. Crociata, “prima che una attività e una professione è una esigenza e una attitudine permanente dell’esistenza umana”.Sir