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Educare all’affettività, in Toscana un corso regionale
«Fuori dal labirinto» è un percorso formativo promosso dagli Uffici pastorali della Conferenza episcopale toscana
«Fuori dal labirinto» è un percorso formativo promosso dagli Uffici pastorali della Conferenza episcopale toscana (Cet) sull’educazione all’affettività che vuole essere rivolto ai catechisti, agli animatori, agli educatori e agli accompagnatori di fidanzati e coppie. La prima presentazione del corso è stata a Viareggio presso la parrocchia San Giovanni Bosco domenica 29 settembre.
L’incontro è stato introdotto da mons. Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca e delegato della Cet per la pastorale familiare e giovanile. «È il primo di tre incontri in varie aree della Toscana per motivare alla partecipazione e alla presenza» ha spiegato Giulietti. «A lavorare a questo corso ci sono la Pastorale della famiglia, dei giovani e della catechesi. Vogliamo mettere al centro le persone, non i settori con i loro modi di agire. Siamo chiamati a uscire dal nostro modus operandi, a passare a una semplificazione del lavoro degli uffici e mettere al centro il cammino delle persone. Questo progetto è un sintomo di questo rinnovamento». Riguardo all’oggetto del corso, «al centro c’è l’affettività che interessa tutte l’età e che conduce alla maturità dell’amore, dimensione fondamentale dell’esistenza cristiana, oggi in difficoltà perché sono venuti meno i modelli di riferimento. È tutto più confuso e indefinito. Da dove poi si attingono informazioni su questo argomento? Su internet, che sottrae spazio ad altre agenzie educative. Scontiamo un ritardo delle famiglie e delle comunità cristiane. Abbiamo scelto come titolo del corso il labirinto al quale possiamo dare due chiavi di lettura: c’è più possibilità di sbagliare strada che porta a ferite interiori importanti e dobbiamo essere come Arianna che con il filo rosso aiuta i ragazzi a muoversi nel labirinto; l’altra immagine la prendiamo dal labirinto della cattedrale di Lucca che non ha strade sbagliate, ma infonde fiducia a chi non si scoraggia. Il corso si rivolge agli educatori di base, alla famiglia e alla parrocchia. In Italia questa è la prima esperienza».
La parola è passata a don Fabio Menicagli, direttore dell’Ufficio pastorale regionale della famiglia, che ha introdotto le attività dell’incontro. Dopo la visione (e provocazione) di un recente video in cui viene chiesto ad alcuni ragazzi cosa sanno di sessualità, don Fabio ha invitato i partecipanti (una sessantina provenienti non solo da Viareggio) a dividersi in gruppi di cinque massimo sei persone e a confrontarsi su alcune domande: perché parlare di affettività è un problema? Per chi, per i giovani o per gli adulti? Affettività in senso generale oppure con particolare attenzione alla sessualità? Nel momento di restituzione dai gruppi sono emersi vari spunti: la difficoltà del dialogo tra generazioni diverse, la difficoltà di parlare di una cosa intima, l’imbarazzo e il pregiudizio, l’affettività che i giovani confondono con la sessualità, il tempo diverso per ogni giovane, il cercare informazioni per conto proprio, l’attenzione alla preparazione e a come affrontare l’argomento da parte dei genitori e del mondo adulto in generale ritenuto pieno di tabù, la paura di non essere accettati; a cosa si aspettano da questo corso i partecipanti hanno risposto con una riproduzione grafica, un disegno, un diagramma con gli argomenti che poi hanno consegnato agli organizzatori. Su un altro foglio da consegnare i presenti sono stati invitati a fare una loro proposta di ciò che vorrebbero affrontare.
Il corso sarà diviso in due weekend residenziali entrambi presso l’ex seminario di Lucca, il 9 e il 10 novembre e l’1 e il 2 marzo, e in vari momenti saranno online. Le prossime presentazioni saranno domenica 6 ottobre a Marina di Grosseto presso la parrocchia San Rocco e Beata Vergine del Carmine (dalle 15,30 alle 18) e venerdì 11 ottobre a Calenzano (Firenze) presso la parrocchia Maria Santissima Madre di Dio (dalle 18 alle 21). Il corso vero e proprio partirà quindi a novembre, con un incontro base per tutti nel seminario arcivescovile di Lucca, sabato 9 e domenica 10. Ci saranno poi alcuni incontri online e un secondo fine settimana, 1 e 2 marzo, diviso per aree pastorali. È possibile iscriversi entro il 14 ottobre 2024 nel luogo di presentazione del corso o telefonando al 328.1676307 o scrivendo a commissionefamiglia.toscana@gmail.com.