Vita Chiesa

ECUMENISMO, WCC E VATICANO: LIBERTÀ RELIGIOSA DIRITTO NON NEGOZIABILE; NO A PROSELITISMO E CONVERSIONI FORZATE

La libertà di religione è un diritto umano fondamentale, inviolabile e non negoziabile, valido per ogni essere umano in ogni nazione del mondo. E’ quanto è emerso al termine dell’incontro, svoltosi a Velletri (Roma) dal 12 al 16 maggio, cui hanno partecipato circa trenta tra rappresentanti ed esponenti di diverse confessioni religiose, durante il quale è stato lanciato il progetto di studio triennale, promosso da Vaticano e Consiglio ecumenico delle Chiese (Wcc) denominato “Riflessione interreligiosa sulla conversione: dalla controversia a un codice di condotta comune”.

“La libertà di religione – si legge in un comunicato del Wcc diffuso oggi – connota la libertà, senza nessuno ostacolo, della pratica della fede di ciascuno, di diffonderne gli insegnamenti e la libertà di abbracciare un’altra fede senza costrizioni”. Allo stesso modo questo diritto prevede “la responsabilità, non negoziabile, del rispetto delle fedi, di non denigrarle o svilirle con lo scopo di affermare la superiorità della propria sulle altre, violando la sensibilità e i diritti altrui”. Dall’incontro di Velletri sono emerse anche la forte raccomandazione di “liberarsi dall’ossessione di convertire gli altri” e la necessità di “un onesto esame di coscienza”.

Tra le proposte per un approccio giusto al tema delle conversioni quelle di scoraggiare e rifiutare “sistemi non etici”, evitando di approfittare di persone vulnerabili come bambini e disabili, e portare avanti il lavoro umanitario senza ulteriori scopi.Sir