Dica, questa antica immagine della Madre del Signore, a Sua Santità Alessio II e al venerando Sinodo della Chiesa Ortodossa russa l’affetto del Successore di Pietro per loro e per tutti i fedeli loro affidati. Nel riconsegnare questa mattina al popolo russo l’icona della Madre di Dio del Kazan, il Giovanni Paolo II ha affidato all’immagine santa il compito di portare al Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Alessio II un suo messaggio personale. Dica ha aggiunto il Santo Padre – la sua stima per la grande tradizione spirituale di cui la Santa Chiesa russa è custode. Dica il desiderio e il fermo proposito del Papa di Roma di progredire insieme con loro nel cammino di reciproca conoscenza e riconciliazione, per affrettare il giorno di quella unità piena dei credenti per la quale il Signore Gesù ha ardentemente pregato. Presieduta da Giovanni Paolo II, la celebrazione della consegna dell’icona si è svolta questa mattina nell’Aula Paolo VI. Dopo un canto eseguito da un coro russo, è stata letta in lingua russa una preghiera composta dal Santo Padre. Quindi Giovanni Paolo II ha consegnato l’Icona della Madre di Dio di Kazan al card. Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei Cristiani che la porterà ad Alessio II il 28 agosto a capo di una delegazione della Santa Sede. Della delegazione fanno parte oltre a membri del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani e della Santa Sede – anche fr. Enzo Bianchi, priore del Monastero di Bose e Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio. Dopo aver attraversato diversi Paesi ed aver sostato per lungo tempo presso il Santuario di Fatima, in Portogallo ha ricordato Giovanni Paolo II – più di dieci anni fa è giunta provvidenzialmente nella casa del Papa. Da allora ha trovato posto presso di me ed ha accompagnato con sguardo materno il mio quotidiano servizio alla Chiesa. Quante volte, da quel giorno, ho invocato la Madre di Dio di Kazan, chiedendole di proteggere e guidare il popolo russo che le è devoto, e di affrettare il momento in cui tutti i discepoli del suo Figlio, riconoscendosi fratelli, sapranno ricomporre in pienezza l’unità compromessa.Nell’omelia pronunciata nel corso della celebrazione, il Papa ha reso un omaggio al popolo russo: anche quando forze avverse si accanirono contro la Chiesa, rimase profondamente cristiano, testimoniando in tanti casi con il sangue la propria fedeltà al Vangelo e ai valori che esso ispira. Poi nella preghiera da lui composta e letta questa mattina in lingua russa durante la celebrazione, così il Santo Padre ha invocato la Madre del popolo ortodosso: O benedetta tra tutte le donne, venerando la tua Icona in questa Città segnata dal sangue degli Apostoli Pietro e Paolo, il Vescovo di Roma si unisce spiritualmente al suo Fratello nel ministero episcopale, che presiede quale Patriarca alla Chiesa ortodossa russa. E Ti chiede, Madre Santa, di intercedere affinché si affretti il tempo della piena unità tra l’Oriente e l’Occidente, della piena comunione tra tutti i cristiani.Sir