Vita Chiesa

ECUMENISMO, LA DICHIARAZIONE COMUNE TRA BENEDETTO XVI E CHRISTODOULOS

12 punti per ribadire la necessità del dialogo per ristabilire la piena unità, per rinnovare il desiderio di annunciare Cristo al mondo e soprattutto alle nuove generazioni, per esortare i capi religiosi a lavorare per il dialogo tra le religioni. Ma anche l’omaggio ai progressi scientifici con l’invito a rispettare il carattere sacro della persona umana, l’esortazione a difendere i diritti umani e a riconoscere le radici cristiane dell’Europa. La Dichiarazione comune di Benedetto XVI e Christodoulos, siglata oggi, al termine dell’incontro in Vaticano, esprime “il desiderio di dare testimonianza apostolica” al mondo e “la responsabilità comune di superare le molteplici difficoltà e le esperienze dolorose del passato”. “Nostro compito – si legge nel testo – è quello percorrere l’arduo cammino del dialogo nella verità per ristabilire la piena comunione. Speriamo che il dialogo teologico bilaterale formuli delle proposte accettate da una parte e dall’altra in spirito di riconciliazione”. Riaffermando “la necessità di perseverare nel cammino di un dialogo teologico costruttivo” Christodoulos e Benedetto XVI rinnovano “il desiderio di annunciare al mondo il Vangelo specie ai giovani” ed esortano i leader religiosi “a rinforzare il dialogo tra le religioni e a lavorare per una società di pace”.

Nella seconda parte della Dichiarazione, Benedetto XVI e Christodoulos rendono omaggio “ai progressi impressionanti realizzati dalle scienze” ed invitano “i responsabili al rispetto del carattere sacro della persona umana e della sua dignità” dicendosi “inquieti nel vedere che le scienze praticano delle sperimentazioni sugli esseri umani che non rispettano la dignità e l’integrità della persona umana in tutte le tappe dell’esistenza”. Particolare attenzione nella Dichiarazione viene data all’Europa alla quale si chiede “una prova di sensibilità per proteggere più efficacemente i diritti fondamentali dell’uomo. Auspichiamo – si legge nel documento – una feconda collaborazione per far riscoprire ai nostri contemporanei le radici cristiane dell’Europa che hanno forgiato le diverse nazioni”. Allargando lo sguardo alla situazione mondiale i due capi religiosi “invitano i Paesi ricchi ad una più grande attenzione a quelli poveri” e non fanno mancare un riferimento “allo sfruttamento abusivo del Creato”. In ragione di queste “convinzioni comuni” Benedetto XVI e Christodoulos ribadiscono “il desiderio di collaborare allo sviluppo della società, in una cooperazione costruttiva per il servizio dei popoli e dell’uomo”. Sir