Vita Chiesa

ECUMENISMO: LA CHIESA GRECO-CATTOLICA UCRAINA REPLICA ALLE ACCUSE DI PROSELITISMO DEL METROPOLITA KIRILL

E’ mons. Stepan Meniok, esarca di Donetsk e Kharkiv della Chiesa greco-cattolica di Ucraina, a rispondere alle accuse di proselitismo che il metropolita Kirill aveva fatto al cardinale Kasper in una lettera del 23 marzo in cui il patriarcato ortodosso di Mosca protestava con il Vaticano per “l’attività missionaria dei cattolici di rito greco nel sud dell’Ucraina”. “Ho letto il messaggio del Metropolita Kirill – si legge nella lettera di mons. Meniok diffusa oggi dall’agenzia cattolica Risu – e non può rimanere senza risposta, anche perché riguarda in qualche modo l’esarcato greco-cattolico di Donetsk e Kharkiv. Le costanti accuse di proselitismo generano profonda preoccupazione alla Chiesa ortodossa russa e lo sfruttamento del termine mette in discussione la sincerità delle intenzioni della gerarchia ecclesiastica. Ma che cosa si deve intendere per proselitismo? Il proselitismo – scrive l’esarca – è conversione forzata o reclutamento di fedeli di altre denominazioni attraverso frode ed inganno. E’ davvero ciò che avviene nella nostra Chiesa? La risposta è no!”.

L’esarca ricorda che ci sono fedeli ucraini che pur essendo stati battezzati nella Chiesa grteco-cattolica, sono oggi appartenenti alla Chiesa ortodossa russa, trovandosi – a causa del regime staliniano – lontani dall’Ucraina, molti addirittura in Siberia. “Possiamo chiamare questo proselitismo della Chiesa ortodossa russa? Non credo, perché il sacramento del battesimo è valido sia che esso venga dato da noi o da loro”.

“Prendiamoci cura della rinascita spirituale dei nostri popoli”, conclude l’esarca, e “non cerchiamo ragioni per fomentare incomprensioni tra di noi”. Sir